Palestina: Amnesty International accusa Israele di crimini di guerra
Amnesty International ritiene che le forze armate israeliane si siano macchiate di crimini di guerra la scorsa estate nel corso di attacchi aerei e terrestri lanciati in zone abitate di Rafah a Gaza, dopo che un ufficiale israeliano era caduto in agguato. In un rapporto presentato oggi a Gerusalemme, Amnesty non esclude che possano essere bollati anche come “crimini contro l’umanità”. Nel rapporto Amnesty ricostruisce dettagliatamente gli attacchi definiti “infernali” susseguitisi fra l’1 e il 4 agosto. I ricercatori di Amnesty – che non sono potuti entrare nella Striscia per l’opposizione di Tel Aviv – si sono avvalsi di tecniche investigative e di analisi sofisticate, messe a punto un team di ricercatori nell’Universita’ di Londra. Si sono basati fra l’altro sull’analisi approfondita di fotografie, su filmati video e su testimonianze oculari. Le conclusioni di Amnesty sono che a Rafah avvenne una “carneficina”, con un totale di 135 palestinesi uccisi fra cui 75 minorenni. Israele agì “con una terribile indifferenza verso le vite umane civili, e lanciò attacchi sproporzionati ed indiscriminati”.
Sentiamo Riccardo Noury portavoce di Amnesty International Italia