Un morto e 24 feriti nell’incursione dell’esercito occupante isrealiano a Nablus, per proteggere un gruppo di coloni di ultradestra in pellegrinaggio alla tomba di Giuseppe. Gli scontri armati sono durati tutta notte. La vittima è il 23enne Ahmed Atef Mustafa Daraghmeh, giovane calciatore del Tulkarem, squadra che milita nella Premier League palestinese, ucciso da colpi a gambe e schiena.
Oggi, giovedì 22 dicembre, nuova giornata di sciopero generale per il suo omicidio, che ha suscitato una forte impressione sull’opinione pubblica palestinese. Con l’uccisione del giovane calciatore, salgono a 224 i palestinesi ammazzati quest’anno dall’occupazione israeliana, il numero più alto da anni. 53 delle vittime riguardano Gaza, i restanti 171 sono caduti in Cisgiordania, tra Nablus e Jenin.
Ad alzare ulteriormente la tensione la telefonata ricevuta da migliaia di riservisti israeliani, dove veniva ordinato loro di raggiungere immediatamente le proprie basi: un enere di allarme che ha fatto temere un’invasione su larga scala. Nel giro di un’ora è però emerso che si trattava di un…guasto tecnico alsistema automatico di mobilitazione.
Intanto in Israele a un soffio dalla scadenza del mandato, Benyamin Netanyahu è riuscito a formare il governo a totale trazione di destra. Prima delle 24 ( termine ultimo) Netanyahu ha informato il presidente Herzog di aver composto un esecutivo (il suo sesto) che può contare su 64 seggi dei 120 alla Knesset. Il nuovo gabinetto è composto dal Likud, dai partiti religiosi (Shas e Torah Unita) e dalla destra estrema di Potere Ebraico e Sionismo religioso. Ai loro leader andranno ministeri chiave: la Pubblica Sicurezza e Polizia interna al leader dei coloni Ben Gvir, mentre a Smotrich il controllo della politica israeliana sulla Cisgiordania occupata. Un altro ministero di Peso, Interno e Sanità, al leader religioso Aryeh Deri, nonostante sia stato condannato per reati fiscali. Tra i programmi del governo c’e’ inoltre la riforma giudiziaria e il ridimensionamento dei poteri della Corte Suprema.
Le valutazioni a Radio Onda d’Urto di Michele Giorgio, corrispondente da Gerusalemme del quotidiano “Il Manifesto” e direttore del portale www.pagineesteri.it. Ascolta o scarica
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