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Perugia: confermati gli arresti per Lorenzo e Michela

Per due delle tre persone arrestate sabato notte a Perugia sono stati confermati i provvedimenti cautelari. Lorenzo e Michela sono infatti agli arresti domiciliari. La motivazione del giudice Verola: la pericolosità sociale dei due.
E’ assurdo, surreale, paradossale, patetico.
La giornata di oggi ha segnato nel frattempo un’altissimo livello di partecipazione alle mobilitazioni. Circa 200 persone, alcuni provenienti dalle Marche e da Terni, si sono incontrate davanti al palazzo dei Priori ed hanno invaso la camera dove si stava svolgendo il Consiglio Comunale. Tutte/i avevano in mano un bicchiere di plastica vuoto, a simboleggiare il bicchiere di birra “corpo del reato” di sabato scorso.
La presenza inattesa ha creato imbarazzo estremo nei consiglieri, che si sono coperti di ridicolo incappando in continue gaffe e grotteschi scivoloni. Dopo aver esposto uno striscione con su scritto “La città è di chi la vive e non di chi la vende”, tutte/i si sono diretti verso le scalette di Piazza IV Novembre, in attesa di notizie dal Tribunale, esponendo lo striscione sulla Fontana Maggiore, uno dei simboli di Perugia.
La mobilitazione, seppur silenziosa, nel rispetto della volontà dei parenti degli arrestati, è stata caratterizzata per la decisione con cui tutte/i hanno messo in gioco la potenza performativa dei cropri corpi per violare zone rosse e divieti.
E’ il segno di una metropoli viva. Di una moltitudine viva e composita, che se da un lato non accetta nessuna restrizione dei propri spazi di libertà, dall’altro sente la possibilità reale di instaurare percorsi istituenti di una città-comune.
In questa settimana invaderemo ogni giorno il centro storico, con assemblee in piazza, azioni performative ed altro per sottrarlo al biocontrollo ed allo spaccio.

Michela e Lorenzo Liberi Subito!

Perugia Libera Subito!

fonte: GlobalProject