Polizia irrompe e blocca iniziativa elettorale di Catania Bene Comune
- maggio 05, 2013
- in lotte sociali
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È un fatto di una gravità inaudita e senza precedenti la repressione tramite l’intervento della polizia di Stato della pacifica e autorizzata manifestazione elettorale di “Catania Bene Comune” svoltasi oggi 4 maggio in Piazza Stesicoro a Catania. Un attentato alla democrazia della città che non ci possiamo permettere di sottovalutare.
Abbiamo deciso di candidarci alle elezioni per denunciare i poteri forti, gli affaristi e i mafiosi. Per aprire gli occhi della politica sul disagio sociale che vive la città, sulla povertà diffusa, sulla mancanza di diritti, sulle bambine e i bambini che non vanno a scuola, sulle donne e gli uomini che non arrivano a fine mese, su chi è costretto a emigrare per conquistare un futuro dignitoso. Non avevamo dubbi che avremmo dato fastidio, che ci avrebbero messo i bastoni tra le ruote. Ci aspettavamo la censura perché la verità, che è sempre rivoluzionaria, fa paura a chi comanda. Ma non avremmo mai e poi mai immaginato che sarebbero arrivati a questo punto, a tale livello di repressione.
Durante lo svolgimento di un’iniziativa elettorale di Catania Bene Comune, in uno spazio concesso dal Comune di Catania, la Polizia di Stato ha interrotto l’intervento del candidato Sindaco, Matteo Iannitti, ha identificato l’assessore designato, Sara Giorlando, oltre ad altri sostenitori, ha minacciato di denuncia vari candidati al consiglio comunale di Catania Bene Comune e ha colpito violentemente il viso e la telecamera di un operatore presente per filmare l’iniziativa.
Stavamo denunciando la svendita, compiuta dall’amministrazione Stancanelli, degli spazi pubblici comunali, come Piazza Europa e la Playa. Lo stavamo facendo in maniera pacifica e divertente simulando la vendita della statua di Vincenzo Bellini in Piazza Stesicoro. L’abbiamo fatto però citando i nomi e i cognomi dei poteri forti della città e dei loro referenti politici. Abbiamo raccontato gli interessi economici di Virlinzi e di Ciancio, abbiamo urlato le responsabilità politiche di Enzo Bianco e Raffaele Stancanelli, le ambiguità e i silenzi degli altri candidati a Sindaco.
Fortunatamente le cittadine e i cittadini presenti hanno manifestato totale solidarietà a Catania Bene Comune, dichiarandosi disponibili, come testimoni, a denunciare l’accaduto in tutte le sedi opportune.
Nessuno pensi che ci lasceremo intimidire, non si illudano di poter utilizzare la polizia per coprirci gli occhi e tapparci la bocca. Siamo donne e uomini abituate/i a camminare a testa alta, ad affrontare le ingiustizie e i potenti a viso aperto. Nessun effetto possono sortire tali mezzucci di fronte la spinta dirompente di Catania Bene Comune che ha deciso di candidarsi alle elezioni, nonostante enormi difficoltà, senza cedere alle lusinghe dei potenti, ai compromessi con candidati che rappresentano i poteri economici e finanziari della città, quali Stancanelli e Bianco.
Siamo certi che le/i catanesi saranno al nostro fianco nella battaglia per una città democratica, giusta e libera contro chi l’ha saccheggiata negli ultimi vent’anni.
Siamo fiere/i della loro paura.
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