Prato: in migliaia in marcia contro i decreti sicurezza. La polizia carica i manifestanti a fine corteo
- gennaio 19, 2020
- in lotte sociali
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A Prato Si Cobas e altre decine di realtà hanno marciato per la libertà di sciopero e contro i decreti sicurezza. Proprio a Prato 21 tra lavoratori, Si Cobas e solidali sono stati multati di 4mila euro a testa, attraverso i Dl Salvini, per un blocco stradale durante la vertenza estiva nelle tintorie della cittadina toscana, con i lavoratori lasciati per 7 mesi senza stipendio.
Pochi giorni fa a Genova un provvedimento analogo, con 19 persone colpite da decreti penali di condanna per la vertenza sindacale alla New Gel, in estate. Anche i lavoratori di Genova, assieme a numerose città italiane, erano a Prato, dove la Questura locale vorrebbe limitare il corteo di oggi a soli 600 metri per presunte ragioni di ordine pubblico.
Al corteo di Prato partecipano non solo realtà sindacali, ma anche politiche e associative, mettendo nel mirino la mancata cancellazione, a ora, dei decreti sicurezza di Salvini da parte del governo M5S, PD, Leu e renziani.
Un primo collegamento in diretta con Kharim, responsabile nazionale della comunicazione Si Cobas Ascolta o scarica
Collegamento al termine della manifestazione con Gino del Si Cobas
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Come sfogo alla frustrazione per non aver influito sulle sorti della giornata o forse per produrre briciole da dare in pasto a qualche giornaletto affiliato, la polizia decide di caricare a manganellate la piazza mentre questa si stava già svuotando. Nonostante le persone stessero defluendo spontaneamente verso la stazione, un massiccio cordone di polizia si è accodata spingendo violentemente gli ultimi rimasti, in un dispiegamento di forza totalmente fine a se stessa, che riflette l’impotenza dei suoi attori. (Video)