Circa 300 operai della Fma di Pratola Serra (Avellino), che produce motori per la Fiat, hanno bloccato i tir che stamattina, dopo l’intervento della polizia, erano riusciti ad entrare all’interno dello stabilimento per caricare motori diretti a Cassino e in Turchia. Il presidio degli operai ha bloccato i tir, usciti dallo stabilimento, nei pressi della Novolegno, un’azienda del nucleo industriale di Avellino a trecento metri dallo stabilimento Fma.
Successivamente la polizia è intervenuta nuovamente, rimuovendo anche questo blocco. Gli operai, che hanno fatto resistenza passiva, sono stati allontanati dagli agenti. Ci sono stati momenti di forte tensione. Davanti alla Fma sono anche arrivati alcuni sindaci della zona con la fascia tricolore per solidarizzare con gli operai.
La protesta dei lavoratori, in corso da lunedì, è finalizzata a sensibilizzare le autorità e l’opinione pubblica sui problemi dell’azienda, nella quale una parte dei 1.700 dipendenti è stata posta in cassa integrazione straorinaria. I sindacati interni della Fma avevano dichiarato l’intenzione di mantenere il presidio anche per la prossima settimana, in attesa dell’incontro fissato per venerdì 26 febbraio a Roma, al ministero per lo Sviluppo economico, al quale parteciperanno i vertici Fiat e quelli del sindacato metalmeccanico. Lunedì ad Avellino si svolgerà un consiglio provinciale monotematico proprio sul problema della Fma.
Fiom: Fiat ha superato ogni limite di decenza. «La Fiat è responsabile dell’intervento della polizia che, con ingenti forze, ha accerchiato il presidio dei lavoratori ed è intervenuta per rimuoverlo, nonostante la presenza di sindaci fra i lavoratori» ha detto il segretario generale della Fiom, Gianni Rinaldini, secondo il quale «l’atteggiamento della Fiat ha superato ogni limite di decenza e di possibili relazioni sociali e sindacali. Sappiano l’azienda e il governo che con questi atteggiamenti si rendono responsabili del clima di tensione che inevitabilmente crescerà in tutti gli stabilimenti Fiat. Non è possibile che la Fiat prepari con l’intervento della polizia l’incontro già fissato per il 26 febbraio sulla situazione della Fma. La Fiom è totalmente solidale con i lavoratori e domani, nell’assemblea che si terrà davanti ai cancelli, si decideranno ulteriori iniziative. La Fiom invita i lavoratori degli altri stabilimenti a decidere opportune iniziative di solidarietà nei confronti dei lavoratori di Pratola Serra».
Paolo Ferrero portavoce della Federazione della Sinistra: Vergognoso impegno delle forze di polizia contro la lotta dei lavoratori FIAT di Pratola Serra (AV), che stanno praticando il blocco delle merci per impedire, come forma di lotta, lo smantellamento dello stabilimento, il licenziamento degli addetti delle ditte esterne e la messa in cassa integrazione dei lavoratori FIAT. Questa mattina 500 agenti in tenuta antisommossa si sono presentati ai cancelli evidentemente decisi a rimuovere il blocco dei lavoratori. Mi sono personalmente rivolto al prefetto di Avellino, per chiedere di porre fine a questo vergognoso intervento dello stato a favore della FIAT e contro i lavoratori. Nell’esprimere il pieno sostegno ai lavoratori in lotta invito i militanti della Federazione della Sinistra a partecipare al presidio contro questa operazione dell’azienda spalleggiata dalla polizia. L’occupazione in Campania si difende non con le chiacchiere ma con i fatti. Non un posto di lavoro deve essere perso all’FMA.
Share this: