Menu

I principali ospedali di Gaza sospendono le operazioni

Due importanti ospedali di Gaza, Al Shifa e Al Quds, non possono accettare nuovi pazienti. Il personale medico avverte che i bombardamenti israeliani e la mancanza di carburante e medicine significano che i bambini ricoverati e altre persone potrebbero morire.

da Pagine Esteri

Il dottor Ahmed El Mokhallalati, chirurgo allo Shifa, ha detto che il bombardamento israeliano dell’edificio che ospitava le incubatrici ha costretto ad allineare i bambini prematuri su letti normali, utilizzando la poca energia disponibile per il riscaldamento.

Il portavoce militare di Israele, Daniel Hagari, aveva comunicato ieri che l’esercito avrebbe aiutato ad evacuare i bambini dallo Shifa. Ma i palestinesi dicono di non aver ricevuto alcuna istruzione su come portare in salvo 42 piccoli pazienti. Tre neonati sono già morti.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sostiene che all’ospedale è stato offerto carburante ma lo ha rifiutato. 300 litri di carburante sarebbero stati collocati all’ingresso di Shifa sabato notte ma, aggiunge il comunicato israeliano, Hamas ne avrebbe bloccato la consegna. Affermazione smentita da Muhammad Abu Salmiya, direttore dello Shifa. “Quanto sostiene l’occupazione sul nostro rifiuto di 300 litri di gasolio è una bugia. La verità è che non abbiamo elettricità per i generatori autonomi, tutti i reparti dell’ospedale sono chiusi a causa della mancanza di carburante, ad eccezione del pronto soccorso.”

La Mezzaluna Rossa palestinese ha affermato che anche l’ospedale di Al-Quds è fuori servizio, con il personale che fatica a prendersi cura dei pazienti con poche medicine, cibo e acqua. “L’ospedale Al Quds è stato isolato dal mondo negli ultimi 6-7 giorni. Nessuna via d’ingresso, nessuna via d’uscita”, ha detto Tommaso Della Longa, portavoce della Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.

Intanto questo pomeriggio 80 camion carichi di umanitari sono entrati dall’Egitto a Gaza. La Giordania in precedenza aveva lanciato da un elicottero un secondo lotto di aiuti per il suo ospedale da campo nel sud della Striscia. Si diffondono malattie tra gli sfollati stipati nelle scuole e in altri rifugi e che sopravvivono con piccole quantità di cibo e acqua.

Osservatorio Repressione è una Aps-Ets totalmente autofinanziata. Puoi sostenerci donando il tuo 5×1000 

News, aggiornamenti e approfondimenti sul canale telegram e canale WhatsApp