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Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, commenta così l’assoluzione dei 13 attivisti di Sud ribelle: «Un plauso alla conferma in Cassazione dell’assoluzione dei 13 attivisti altermondialisti di Sud ribelle: è un “no” definitivo alla criminalizzazione del movimento. Cade il teorema contro gli organizzatori di Genova, il tentativo di ridurre il movimento a una questione di ordine pubblico. Mentre la verità è che quelli da mettere in galera erano i vertici della polizia che organizzarono il massacro a Genova e che il movimento di Genova e Napoli aveva ragione su tutta la linea, nell’analisi economica e politica dell’attuale momento storico, eravamo stati anzi profetici: se si fosse seguito quello che si diceva a Genova non saremmo in questa crisi, oggi».
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“SUD RIBELLE”: 20 arrestati, un centinaio di perquisiti, 13 compagni/e imputati, 10 anni tra istruttoria e giudizio, 60 udienze , 500.000 E di costi, per ribadire nell’omogeneità di 3 gradi di giudizio “ assoluzione perché il fatto non sussiste “.
Ovvero, la sconfessione totale e plateale degli inquirenti locali( magistratura, Digos, Ros) che hanno abusato degli strumenti poliziesco-giudiziari per fare carriera.
Sopratutto per violare di volta in volta la Costituzione creando “ teoremi” a bella posta , per delegittimare e criminalizzare le opposizioni antagoniste , al fine di escluderle e/o discriminarle dal contesto socio-politico locale e nazionale.
In ciò si sono specializzati i ROS alla guida del famigerato generale Ganzer; che nonostante la pesante condanna a 14 anni per “traffico di cocaina”, continuano a imbastire trame e teoremi in ogni dove, puntualmente sconfessati dalla magistratura giudicante : in questi ultimi 15 anni e in tutti i procedimenti per “ associazione sovversiva”.
La stessa sorte che capiterà all’ultima “ associazione sovversiva/Operazione Ardire” partorita da queste insane e deviate menti, quella fatta scattare da Perugia il 12/6/12 con 10 arresti contro gli anarchici, che già vede la mobilitazione in piazza del Forum Acqua, di strutture sociali e sindacali.
Per il “ SUD RIBELLE” ora la coda giudiziaria prevede “ l’azione risarcitoria” , cioè il risarcimento monetario del danno patito da ciascuno dei 13 ex imputati, che hanno subito ingiustamente il carcere, il logoramento psico-fisico,la perdita del lavoro,le spese per i processi.
L’impegno politico è invece dedicato alla revisione in Cassazione il 13 luglio, del processo che vede condannati a 100 anni di carcere 10 compagni/e per il reato di “ devastazione e saccheggio” .
“DEVASTAZIONE e SACCHEGGIO” , il reato integrante le Leggi Speciali liberticide attraverso le quali il regime fascista perseguiva gli antifascisti,gli scioperi e i moti popolari, è stato applicato con la stessa logica a Genova 2001 e si continua a ripeterlo contro le lotte dell’opposizione sociale.
La logica della “ ragion di stato” , che per nascondere la sedizione anticostituzionale esercitata dai corpi militari e dal governo Berlusconi nelle giornate del 20-21 luglio 2001 a Genova fa ricadere quella vicenda – su cui il Parlamento si è rifiutato di indagare, che ha visto l’assassinio impunito di Carlo Giuliani, le torture di Bolzaneto e della Diaz, oltre 2000 cittadini inermi feriti – su 10 compagni/e !! Non di giustizia di tratta bensì di vendetta,strabica nei numeri e nelle pene !!
Il 13 luglio alla Cassazione compete di non applicare l’infame regola” dei 2 pesi e 2 misure” : l’assoluzione del “ sud ribelle” sta al rifacimento del processo di Genova ,derubricando la “devastazione e saccheggio” per manifesta infondatezza nei confronti dei 10 condannati.
L’eventuale conferma della sentenza di Genova , con l’arresto e l’ingiusta lunga detenzione dei 10 compagni/e , è una condanna per tutti noi che eravamo a Genova , una lesione profonda dei diritti basilari sanciti dalla Costituzione Repubblicana.
LIBERI TUTTE / I
Confederazione Cobas