Slitta la pausa militare Israele-Hamas. Proseguono i bombardamenti su Gaza e massacri israeliani in Cisgiordania
Slittano la pausa militare, quindi anche il rilascio degli ostaggi e prigionieri palestinesi, inizialmente previsti per le 10 del 23 novembre 2023. Non avverranno prima di venerdi 24, ma diverse fonti riferiscono che il ritardo non deriva da una rottura con Hamas, ma dalla necessità di risolvere “questioni amministrative ed dalla elaborazione dei dettagli per il rilascio degli ostaggi israeliani e lo scambio con i prigionieri palestinesi” . Secondo il Qatar – mediatore con Egitto ed Usa – l’annuncio dell’inizio della tregua potrebbe arrivare nelle prossime ore.
Non si fermano i combattimenti nella Striscia e i bombardamenti dell’esercito israeliano, che nella notte del 23 novembre hanno ucciso altri 15 civili a Khan Yunis, nella Striscia. Al Jazeera riferisce che Israele ha notificato a Munir al-Bursh, direttore generale del ministero della Sanità di Gaza, che ha 4 ore per far evacuare l’ospedale Indonesiano della Striscia. Khaled Abou Samra, medico dell’ospedale al-Shifa di Gaza City, ha detto che è stato arrestato il direttore dell’istituto, attualmente sotto il controllo dell’esercito israeliano, impegnato nella supposta ricerca dei nascondigli di Hamas.
Si continua a morire per mano dell’esercito di occupazione anche in Cisgiordania. Un 17enne è stato ucciso e un altro giovane è rimasto ferito in un raid delle forze militari israeliane, secondo la Mezzaluna rossa palestinese.
Sirene d’allarme sono risuonate al nord di Israele al confine con il Libano, lanci di razzi nell’alta Galilea. Si è intensificato nelle ultime ore lo scambio di colpi tra Hezbollah e Israele lungo il confine. Hezbollah ha comunicato stamani l’uccisione, da parte di Israele, dell’85mo combattente libanese.
Una analisi dell’accordo Israele Hamas a Radio Onda d’Urto da parte di Cinzia Nachira, saggista e autrice di diverse pubblicazioni su Palestina e Medioriente.Ascolta o scarica
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