Questura e fascisti: democrazia della repressione
- settembre 14, 2010
- in antifascismo, emergenza
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Negli ultimi anni i politicanti di destra, rincorsi da una certa sinistra (Violante in testa) hanno teso la loro azione al revisionismo storico, allo stravolgimento dei valori dati dalla Resistenza. In questa situazione il riapparire sulla scena di gruppi nostalgici di chiara ispirazione neofascista e neonazista è tutt’uno col tentativo di garantire loro agibilità politica e fisica.
In questo frangente chi lotta per la salute, per la difesa dei territori, per i diritti degli immigrati e dei lavoratori si trova ad essere oggetto dell’attacco e delle minacce di costoro.
E’ così che coloro che ancora si ispirano ai valori dell’antifascismo si siano mobilitati in occasione di queste apparizioni.
Tra ottobre e novembre 2009 siamo stati protagonisti a Novara e a Vercelli di due momenti di antifascismo militante, fatti a cui sono seguite ben 35 denunce che hanno colpito antifascisti di Novara, Vercelli e Biella.
Il 31 ottobre scorso il comune di Novara ha concesso lo spazio pubblico della Barriera Albertina al Partito nazional popolare per l’unificazione dell’area che, tra gli altri, aveva invitato esponenti di Forza nuova ed ex repubblichini, per parlare di F 35; un chiaro tentativo di confondere le acque rispetto alla lotta che a Novara porta avanti l’Assemlea permanente No F 35.
In quell’occasione, per impedire la riunione, una ventina di persone hanno occupato l’area antistante lo stabile, hanno subìto violenza da parte delle forze dell’ordine, ma sono riusciti ad ottenere lo spostamento dell’assemblea fascista in un altro luogo.
Il 28 novembre a Vercelli, sempre una ventina di militanti, si è opposta alla presenza di Forza nuova, partito neonazista che sta tentando il proprio ingresso in città.
Il fatto che questure e procure si prodighino per colpire i militanti antifascisti è un chiaro segnale del tentativo di criminalizzare e spegnere ogni voce di dissenso che denuncia l’inaccettabilità di queste presenze nelle nostre città, mentre si lascia spazio a formazioni che, forti di coperture istituzionali, si rendono colpevoli o ispiratrici di aggressioni a tutto ciò che è “diverso”.
Chiediamo che tutti i sinceri antifascisti pongano la loro attenzione a quello che sta succedendo nei nostri territori, che chi, forte dei valori della Resistenza, si mobiliti insieme a noi perché non siano concessi spazi pubblici a chi si fa portatore di ideali di odio e sopraffazione, in contrasto, con lo stesso dettato costituzionale che qualcuno dice di voler difendere.
Pirati delle Risaie -VERCELLI-
CSA Mattone Rossa -VERCELLI-
Collettivo Stella Rossa -BIELLA-
Circolo Banditi d’Isarno -NOVARA-
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Premetto che Forza Nuova è neofascista… comunque, io starei attento anche ai Nazionalbolscevichi.