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Razzismo sul treno Bologna-Venezia

“Abbiamo ricevuto una segnalazione molto preoccupante da una nostra attivista, in viaggio sul treno regionale Bologna – Venezia numero 2230, partito dal capoluogo emiliano alle ore 11.56 . Durante il tragitto e prima dell’arrivo alla stazione di Ferrara, una donna rom, che stava distribuendo bigliettini ai passeggeri chiedendo l’elemosina, è stata apostrofata con insulti dal capotreno”. Lo riferisce un comunicato comunicato del Comitato bolognese per lo sciopero del 1° marzo. Ad epiteti “come ’scema’, si sono accompagnate misure fisiche, quali spintoni. La donna rom è stata fatta scendere alla stazione di Ferrara e consegnata a due agenti della Polizia Ferroviaria, non prima che i suoi innocui bigliettini fossero sequestrati dal capotreno e stracciati. Alla nostra attivista che è intervenuta per fargli presente che aveva il diritto di chiedere il biglietto del treno e in assenza di questo di farla scendere, ma non d’insultarla e di metterle le mani addosso, il capotreno ha minacciato di fare identificare anche lei. La nostra attivista, migrante con cittadinanza italiana, non s’è fatta spaventare e s’è segnata la matricola riportata del dipendente di Trenitalia, afferente alla sede veneziana dell’azienda. A Trenitalia chiediamo che siano prese le sanzioni disciplinari del caso e che si accerti che simili episodi di intolleranza razzista non abbiano albergo tra i propri dipendenti ”.

fonte: zic.it