A scatenare un quarto d’ora di inaudita violenza in uno dei quartieri multietnici di Roma, Torpignattara, è stato un gruppo di bambini indiani che giocava a pallone. Questa mattina il tam tam che corre sulle chat antifasciste della zona ha lasciato senza parole moltissimi romani. A dare la notizia è stata La Repubblica, riportando gli insulti che hanno preceduto l’esplosione della violenza. “Negri di merda, tornate a casa vostra. Noi siamo razzisti, c’è qualche problema?”.
Domenica sera, 30 giugno, parco Sangalli, Torpignattara, Roma Est, poco dopo le 10 di sera. Tre ragazzi e tre ragazze italiani iniziano a infastidire alcuni giovani indiani, molti bambini, tra i 6 e 15 anni, che stavano giocando a pallone. I tre italiani gli rubano la palla e iniziano a giocarci, mentre le ragazze insultano i giovanissimi indiani. “Tornate nel vostro paese. Indiani di merda. Negri. Questa è casa nostra”, sono le frasi riportate dalla cronaca di Repubblica. Una quindicenne indiana, nata in Italia, che badava al fratellino, che proprio quella sera compiva 9 anni, risponde agli insulti: “Ma non hai niente di più intelligente da dire?”. E la replica dell’italiana è: “Sono razzista, hai qualche problema?”.
Il comitato provinciale dell’Anpi di Roma e le sezioni del V Municipio, “Giorgio Marincola” Pigneto-Tor Pignattara-Certosa, “Giordano Sangalli” Centocelle e “Rosario Bentivegna” Villa Gordiani, esprimono la più grande indignazione e condannano fermamente le gravissime aggressioni razziste ai danni di bambini e di cittadini, avvenuti solo per il colore della pelle, perpetrate da un gruppo di ignobili squadristi che poi si è prontamente e vigliaccamente dileguato all’arrivo delle forze dell’ordine chiamate da cittadini indignati. Gli insulti e le aggressioni avvenuti poi nel parco nominato a Giordano Sangalli, giovanissimo partigiano di Torpignattara morto a 17 anni nella battaglia del Monte Tancia per restituire al Paese libertà e dignità dopo più di un ventennio di violenze e razzismo fascisti rendono, se fosse possibile, i fatti ancora più aberranti.
“Questo clima di odio e intolleranza che alimenta la violenza fascistoide nelle nostre città, è il frutto scientemente coltivato da chi sogna il ritorno dei mostri sconfitti ottanta anni fa dalla Resistenza dei partigiani e dalla Guerra di Liberazione dei Patrioti. Ed è per queste ragioni che è fondamentale che la Società Civile e tutte le forze e associazioni democratiche e antifasciste si uniscano per vigilare e salvaguardare i nostri quartieri da episodi come questo, che si stanno riproponendo con frequenza sempre più preoccupante”.
“Al nostro posto ci troveranno, nei quartieri, nelle scuole, nelle università, nei posti di lavoro insieme a tutte le forze sociali, politiche e sindacali che credono in una società fatta non solo di tolleranza, ma di amicizia e solidarietà attive”.
Oggi assemblea aperta convocata da Anpi e Arci al Parco Sangalli
“Arci e Anpi Roma e le comunità solidali del quartiere – si legge in una nota –invitano tutte e tutti a un’assemblea aperta al Parco Sangalli, oggi pomeriggio, martedì 2 luglio, alle ore 19.
Sentiamo la necessità di mobilitarci subito per esprimere la nostra solidarietà al quartiere e alle famiglie colpite, uniamo parole e idee per liberare ogni spazio dalla violenza e dalla paura”. (fonte Collettiva)