Un detenuto di 23 anni si è suicidato nel pomeriggio nel carcere di Reggio Calabria. Lo ha reso noto il Sappe, sindacato autonomo dela polizia penitenziaria. “Verso le 16.30 – ha riferito il segretario generale aggiunto del Sappe – un detenuto si è impiccato nella sua cella. Si trattava di un giovane di 23 anni ed era in carcere da circa un mese, in attesa di giudizio”.
Nel corso dell’anno, sempre a Reggio Calabria, c’erano stati due tentativi di suicidio, sempre fortunatamente sventati dagli agenti della polizia penitenziaria.
Ma il personale, secondo il segretario, è troppo poco, per effettuare la sorveglianza: “La sezione dove è avvenuto il suicidio – ha detto – è dislocata su due piani e l’agente, per effettuare i controlli, deve spostarsi da un piano all’altro. Di solito, a causa della carenza di personale, c’è un solo agente che effettua la sorveglianza. La Calabria soffre di gravi carenze di personale – ha aggiunto – e solo a Reggio Calabria mancano 50 agenti. L’organico previsto è di 199 agenti e ce ne sono circa 150”.
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