I reparti d’élite dei Carabinieri? Addestrano le forze armate del Niger a reprimere le proteste popolari
- dicembre 22, 2022
- in misure repressive
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Cosa fanno in Niger i parà del 1° Reggimento “Tuscania dell’Arma dei Carabinieri? Addestrano le forze armate locali a reprimere con violenza le eventuali manifestazioni di protesta anti-governative.
di Antonio Mazzeo
Lo Stato Maggiore della Difesa comunica che si è concluso nel paese africano il “Corso per Operatore di Ordine Pubblico” a cui hanno partecipato 35 appartenenti alla Gendarmeria nazionale, alla Guardia nazionale del Niger e alla Polizia nazionale.
“L’iniziativa si è svolta presso il Comando della Seconda Legione della Gendarmerie Nationale (GN) di Agadez, alla presenza delle più importanti Autorità locali, tra le quali il Governatore della regione di Agadez, Magagi Maman Dada e il Sultano di Agadez, Ibrahim Oumarou Ibrahim”, spiega lo Stato Maggiore.
“Durante il corso, effettuato dal 28 novembre al 16 dicembre, e condotto dagli istruttori dell’Arma dei Carabinieri inseriti nei nuclei Mobile Training Team (MTT) della Missione Italiana di Supporto in Niger (MISIN), i frequentatori sono stati formati per condurre operazioni di controllo dell’Ordine pubblico nel rispetto dei diritti umani, adottando le procedure utilizzate in Italia, per poter fronteggiare efficacemente situazioni reali di disordini in cui saranno chiamati ad operare negli ordinari servizi d’istituto”.
Conosciamo bene le misure di “rispetto dei diritti umani” adottate nelle repressioni di piazza in Italia (le ultime contro studenti, disoccupati e lavoratori precari). E non possiamo che indignarci ancora una volta per le finalità reali delle “nostre” costosissime missioni militari internazionali: la formazione alla “gestione dell’ordine pubblico” delle forze armate e di polizia di regimi autoritari se non reazionari, a partire dal Corno d’Africa (Somalia e Gibuti) e per finire in Iraq, Libano e Kosovo.
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