Dopo un mese agli arresti domiciliari a Palermo Luca Casarini ha ritrovato la sua libertà.
Il Tribunale di sorveglianza di Venezia ha riconosciuto la fondatezza del suo ricorso in Cassazione e ha disposto la sospensione immediata della sua detenzione.
«Questa battaglia deve continuare per tutti coloro che patiscono il carcere perché ad esempio si oppongono ad una grande ed inutile devastazione come la Tav – ha scritto Casarini sulla sua pagina Facebook – O per coloro che scrivono una tesi indagando le ragioni di un conflitto e vengono condannati a due mesi di carcere. O per quelli che svolgono attività sindacali e per questo vengono “avvisati oralmente” dal questore di turno, che utilizza un dispositivo antimafia per farlo. Una battaglia che deve essere contro l’uso punitivo del reato di “devastazione e saccheggio” nei confronti di manifestanti, arrestati in piazza da una polizia che non deve sottostare a nessuna legge sulla tortura, perché nel nostro paese non c’è».