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Rimini: Arrestato ed estradato in Grecia Luca Zanotti. Rischia 10 anni di carcere per uno spinello

Nella mattinata, intorno alle 5 e 30, è stato arrestato il riminese Luca Zanotti che in serata verrà estradato in Grecia per rispondere dell’accusa di traffico internazionale, detenzione e spaccio di droga che in caso di condanna prevedono una detenzione non inferiore ai 10 anni. Nel 2005 il ventiquattrenne, insieme all’amico Davide D’Orsi, era stato fermato dalle autorità elleniche nel Peloponneso con 21 grammi di hashish. La Cassazione nei giorni scorsi ha concesso alla Grecia di detenere Zanotti in attesa del processo che, secondo le prime informazioni, potrebbe tenersi a metà ottobre. Il riminese rimarrà nel carcere di Kalamata, prima di essere trasferito ad Atene in attesa del giudizio. Proprio la località di detenzione è motivo di preoccupazione tra i familiari a causa della durezza del regime carcerario greco. La vicenda. Luca Zanotti e Davide D’Orsi sono stati fermati dalla polizia greca nel 2005, durante una vacanza nel Peloponneso. I due, che all’epoca avevano rispettivamente 21 e 25 anni, furono trovati con 21 grammi di hashish ed arrestati dalle autorità elleniche per possesso di sostanze stupefacenti. Dopo quattro giorni in cella e il pagamento di 2.500 euro di cauzione furono infine rilasciati potendo così tornare in Italia. La procedura legale è andata avanti con la richiesta della magistratura greca di estradare i due ragazzi per sottoporli a processo, concessa per Zanotti e respinta per D’Orsi, nei confronti del quale servirà però un’altro processo d’appello. La mobilitazione. In difesa dei due ragazzi si sono mobilitate forze politiche e associazioni. A inizio settembre si è svolta una manifestazione di solidarietà a Sant’Arcangelo di Romagna, paese di origine di Zanotti, alla quale avevano preso parte anche il sindaco Vannoni e i parlamentari riminesi Marchioni (Pd) e Pizzolante (Pdl) e che si era conclusa con la raccolta di un migliaio di firme. Pochi giorni dopo, l’onorevole Elisabetta Zamparutti, esponente del partito Radicale eletta nelle liste del Pd, ha rivolto un’interrogazione al presidente del Consiglio e al ministro della Giustizia, chiedendo che non venisse eseguita l’estradizione. Per perorare la propria causa Zanotti ha anche aperto blog con tutti gli aggiornamenti sulla propria situazione, a cui si affianca la raccolta di adesioni giunta fino ad ora a 1.700 firme.
Le accuse. Nei confronti dei due ragazzi sono state avanzate accuse molto pesanti: traffico internazionale, detenzione, spaccio e uso di sostanze stupefacenti. La legge greca non prevede infatti distinzione tra la detenzione ad uso personale e lo spaccio di droghe, quindi Zanotti rischia una pena non inferiore ai 10 anni di carcere in caso di condanna.