Il 18 gennaio 2024 inizierà ad Amburgo il nuovo grande processo sulla manifestazione di Rondenbarg, brutalmente dispersa dalla polizia il 7 luglio 2017 mentre si stava dirigendo verso il centro città per unirsi alle manifestazioni contro il G20. Altri sei imputate e imputati, degli oltre ottanta denunciati, sono ora sotto processo.
Anche questa volta, nessuno degli imputati è accusato di alcun reato personale, ma di sostegno psicologico a una manifestazione violenta.
Anche questa volta, il processo è un attacco alla libertà di riunione, che rischia di essere pesantemente limitata.
Anche questa volta, è stata organizzata un’importante campagna di solidarietà.
La magistratura attacca la libertà di riunione: Inizio del processo Rondenbarg (Rote Hilfe e.V. Bundesvorstand)
Sono passati più di sei anni e mezzo dal vertice del G20 di Amburgo, ma la repressione continua: il 18 gennaio 2024 inizierà il processo contro sei oppositori del vertice accusati di aver partecipato alla manifestazione nella via Rondenbarg. Questo sarà il terzo processo nel cosiddetto caso Rondenbarg, dopo che due precedenti processi ad Amburgo sono stati interrotti senza esito.
Per i sei imputati, provenienti da tutta la Germania, il lungo processo rappresenta un’oppressione estrema: rischiano pene detentive e, in aggiunta, dovranno fare frequenti viaggi ad Amburgo, che rendono impossibile una vita lavorativa o di studio regolare. Finora sono stati programmati 25 giorni di udienza fino ad agosto, che saranno accompagnati da manifestazioni di solidarietà davanti al tribunale. Inoltre, il 20 gennaio 2024 si terrà una manifestazione nazionale della campagna di solidarietà “Resistenza collettiva”.
Il contesto del processo è una manifestazione con circa 200 partecipanti che il mattino del 7 luglio 2017 si dirigeva verso azioni di blocco. Nella via Rondenbarg a Amburgo-Bahrenfeld, una squadra BFE attaccò la manifestazione senza preavviso, ferendo numerosi attivisti, alcuni dei quali in modo grave. Nessun agente di polizia è stato successivamente perseguito per la brutale dispersione della manifestazione, ma oltre 80 oppositori del vertice sono stati incriminati.
Nell’atto d’accusa sono elencate le accuse di grave violazione congiunta della pace cittadina, in concorso con grave aggressione fisica a pubblici ufficiali, tentate lesioni personali gravi, formazione di gruppi armati e danni alla proprietà. Nulla di tutto ciò viene imputato individualmente agli imputati, ma tutti i manifestanti sono accusati in modo globale. Con la costruzione di un presunto “atto collettivo”, si cerca di annullare la riforma del paragrafo sulla violazione della pace cottadina (§ 125 StGB): dal 1970, per questa accusa, deve essere dimostrata una partecipazione autonoma e la semplice presenza non è più sufficiente.
In seguito al G20, la magistratura sta quindi pianificando un attacco frontale alla libertà di riunione. Il concetto di “sostegno psicologico” era già stato utilizzato in un precedente processo contro gli oppositori del vertice e nel caso di Rondenbarg sarà ulteriormente minato questo diritto fondamentale.
“Il processo di Rondenbarg è un ottimo esempio di giustizia politica: invece di perseguire l’operazione di polizia estremamente brutale, che ha causato undici feriti gravi e altre decine di persone ferite, si processano gli aggrediti”, ha spiegato Anja Sommerfeld del consiglio federale di Rote Hilfe e.V. “La struttura dell’accusa mira a criminalizzare le riunioni in sé. Se questa iniziativa avrà successo, in futuro la semplice partecipazione a un raduno o a una manifestazione costituirà un rischio incalcolabile. Sarebbe la fine del diritto fondamentale alla libertà di riunione, che da anni viene sempre più limitato”. Sommerfeld ha concluso chiedendo: “Siamo solidali con gli imputati. I procedimenti contro gli oppositori del G20 devono essere interrotti immediatamente. Vi chiediamo di essere solidali con il processo e di partecipare alla campagna di solidarietà”.
Testo originale in tedesco: https://rondenbarg-prozess.rote-hilfe.de/2024/01/15/justiz-greift-versammlungsfreiheit-an-auftakt-im-rondenbarg-prozess-rote-hilfe-e-v-bundesvorstand/
Iniziative ad Amburgo:
Nei primi due giorni del processo giovedì 18 e venerdì 19 gennaio, così come in tutte le udienze successive, ci sarà un presidio davanti al tribunale.
Sabato 20 gennaio ci sarà una grande manifestazione di solidarietà.
Maggiori informazioni le trovate qui https://gemeinschaftlich.noblogs.org/g20-rondenbarg-verfahren-in-hamburg-updates/
(comunicato stampa del 15 gennaio 2024, traduzione a cura di Jamila Baroni)
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