La sindaca Raggi annuncia l’introduzione del reato e sanzioni per chi rovista tra i rifiuti.
Romani state sereni: il governo a 5 Stelle della Capitale ha trovato finalmente la soluzione a uno dei problemi più scottanti della città, la pulizia urbana
Avete presente i cassonetti che traboccano, i cartoni infilati nella campana del vetro e le bottiglie buttate nell’indifferenziata, l’immondizia tutt’intorno, i materassi che spuntano come funghi, le strade sudicie, e gli operatori ecologici che spariscono davanti a tali visioni? Ecco, tutto risolto. Sono in arrivo sanzioni per chi rovista tra i rifiuti. Parola di Virginia Raggi. «Nel nuovo regolamento di pulizia urbana, che è in fase consultiva interna ma che quanto prima verrà sottoposto all’approvazione dell’organo deliberante – ha spiegato la sindaca durante un question time – è stato elaborato un apposito articolo che prevedendo il divieto di tenere alcuni comportamenti, tra cui rientra il rovistaggio, nonché il trasporto anche tramite l’utilizzo di mezzi mobili, consenta di avere un adeguato apparato sanzionatorio». La fattispecie di reato peraltro va inventata perché ad «oggi non è prevista».
In sostanza una norma ad hoc contro quelle persone, spesso rom, che fanno del materiale riciclabile trovato tra i rifiuti una fonte di reddito personale, a volte l’unica. Per fortuna, la sindaca Raggi ci informa anche di iniziative un po’ più incisive su questo fronte, come «un nuovo piano rifiuti» e l’allargamento «entro il mese di novembre» della «raccolta porta a porta per tutte le utenze non domestiche della città».
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Ci sono tantissimi italiani dusocuppati, senza tetto o con la pensione bassa che cercano avanzi di cibo nella spazzatura, per non morire di fame.