Due arresti e un numero imprecisato di perquisizioni sono in corso da quesat notte, soprattutto a Roma. Sono stati presi di mira ambienti politici definiti sbrigativamente “anarco-insurrezionalisti”.
In attesa di dettagli più precisi (conosciamo bene l’approssimatività capziosa dei “mattinali di questura” riversati pari pari come “notizie” sui media mainstream), vi riportiamo intanto qyuanto battuto dalle agenzie:
O”perazione antiterrorismo dei carabinieri del Ros e di quelli del Comando provinciale di Roma, che stanno eseguendo due ordinanze di custodia cautelare in carcere e numerose perquisizioni nei confronti di persone appartenenti alla struttura eversiva Fai-Fri (Federazione anarchica informale-Fronte rivoluzionario internazionale).
Gli indagati, secondo quanto si e’ appreso, sono accusati di una serie di attentati e danneggiamenti ai danni di istituti di credito, esercizi commerciali e sedi periferiche di Enel ed Eni, compiuti in provincia di Roma negli ultimi tre anni. Nello stesso contesto sono in corso delle perquisizioni, sempre nell’hinterland della capitale, nei confronti di altre tre persone. I particolari dell’operazione saranno resi noti in una conferenza stampa che si terra’ alle 11 presso il comando provincia carabinieri di Roma, alla presenza del procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo, del pool antiterrorismo che ha coordinato l’inchiesta, e del generale Mario Parente, comandante del Ros.
Per arrestati accusa terrorismo, 13 attentati – Sono accusati, tra l’altro, di “associazione con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell’ordine democratico” (l’art 270 bis del codice penale, introdotto nel 2001 dopo l’attentato alle torri gemelle) i due anarchici arrestati dai carabinieri del Ros. Ai due – entrambi residenti nella zona dei castelli Romani e incensurati – sono stati contestati anche i reati di concorso in “atto di terrorismo con ordigni micidiali o esplosivi”, incendio, furto aggravato, deturpamento e imbrattamento di cose. Secondo le indagini – coordinate dalla procura di Roma e condotte anche attraverso intercettazioni e pedinamenti – sono gli autori di 13 azioni eversive e attentati compiuti dal 2010 al 2013.”
da contropiano
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