Roma: Polizia carica corteo di protesta dei terremotati Aquilani, 3 feriti
- luglio 07, 2010
- in lotte sociali
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In cinquemila nella capitale per la ricostruzione della città. Le forze dell’ordine bloccano i manifestanti (video) prima a piazza Venezia, poi in via del Corso e ancora a piazza Colonna. Scontri con la polizia: manganellate anche al sindaco Cialente. Tre i manifestanti feriti: due ragazzi sono stati colpiti alla testa in via del Corso, un terzo ragazzo è stato malmenato durante il tentativo di forzare il primo posto di blocco in piazza Venezia.
“Guardate il sangue di un aquilano. La mia unica colpa è essere un terremotato“. (video) Così uno dei due giovani feriti alla testa in via del Corso. Il ragazzo racconta di aver ricevuto due manganellate ed è sanguinante alla testa.
“Prima hanno usato le loro sofferenze e poi li hanno messi a tacere con il manganello. E’ davvero scandalosa l’aggressione violenta messa in atto dalle forze dell’ordine, che hanno caricato e malmenato i cittadini aquilani terremotati che manifestavano contro la manovra Finanziaria”. Questo il giudizio del segretario nazionale del Prc, Paolo Ferrero, riguardo agli scontri di cui questa mattina sono stati vittima i cittadini de L’Aquila arrivati nella capitale per protestare sulla manovra finanziaria del governo.
“Il presidente del consiglio ha fatto un sacco di chiacchiere e di promesse mendaci e poi è sparito come un venditore di chimere – dichiara Ferrero – Berlusconi ha utilizzato cinicamente per mesi la ribalta del terremoto per farsi pubblicità, dispensando efficienza di carta pesta e soluzioni illusorie a tutti i problemi. Adesso che i nodi vengono al pettine, che i soldi sono finiti ma i problemi sono rimasti irrisolti, che le popolazioni continuano a vivere nell’indigenza ma il governo non sa come fare, Berlusconi non si fa più vedere, mentre le forze dell’ordine caricano i manifestanti per cancellare dalla vista il problema”.
“Guardate il sangue di un aquilano. La mia unica colpa è essere un terremotato“. (video) Così uno dei due giovani feriti alla testa in via del Corso. Il ragazzo racconta di aver ricevuto due manganellate ed è sanguinante alla testa.
“Prima hanno usato le loro sofferenze e poi li hanno messi a tacere con il manganello. E’ davvero scandalosa l’aggressione violenta messa in atto dalle forze dell’ordine, che hanno caricato e malmenato i cittadini aquilani terremotati che manifestavano contro la manovra Finanziaria”. Questo il giudizio del segretario nazionale del Prc, Paolo Ferrero, riguardo agli scontri di cui questa mattina sono stati vittima i cittadini de L’Aquila arrivati nella capitale per protestare sulla manovra finanziaria del governo.
“Il presidente del consiglio ha fatto un sacco di chiacchiere e di promesse mendaci e poi è sparito come un venditore di chimere – dichiara Ferrero – Berlusconi ha utilizzato cinicamente per mesi la ribalta del terremoto per farsi pubblicità, dispensando efficienza di carta pesta e soluzioni illusorie a tutti i problemi. Adesso che i nodi vengono al pettine, che i soldi sono finiti ma i problemi sono rimasti irrisolti, che le popolazioni continuano a vivere nell’indigenza ma il governo non sa come fare, Berlusconi non si fa più vedere, mentre le forze dell’ordine caricano i manifestanti per cancellare dalla vista il problema”.
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Solidarietà alla popolazione Aqulina, in questi momenti soggetti alla vile e violenta repressione del Governo del NeoduceBERLUSCONI a ROMA. Si mobilitano tutte le forze politiche, sociali, sindacali, culturali, religiose antifasciste e scendino unite in piazza per liberarsi del nuovo Mussolini.
Un nuovo 25 Aprile si impone.
Le forze dell’ordine, sempre pronte ad obbedire al potente di turno, dovrebbero rivedersi i tre film della serie ROBOCOP e in particolare ROBOCOP3e seguire l’esempio della polizia di Detrioit.
Il governo dei picchiatori
Il 7 luglio 2010 verrà ricordato nella storia come il giorno della vergogna di Silvio Berlusconi e del suo governo. Hanno usato la tragedia di un popolo intero, i suoi lutti, le sue ferite, le sue lacrime e trasformato un terremoto in un set televisivo.
Il post di protesta del giornalista Enrico Fierro: Il governo dei picchiatori