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Roma: preside del liceo Righi vieta assemblea con l’Anpi

Giovanna Marturano (nella foto), storica voce della Resistenza, non ha potuto partecipare all’assemblea mensile dell’istituto. Dopo la contestazione a Mario Bottazzi all’Avogadro, da parte di militanti di Forza Nuova, “non permettere ai partigiani di entrare nelle scuole è un segnale molto grave di cedimento verso le provocazioni di gruppuscoli di neofascisti”, è il commento dell’Anpi

Alla fine non c’è andata al Liceo Righi questa mattina Giovanna Marturano, voce storica della Resistenza, partigiana che da pochi giorni ha compiuto cento anni e che nonostante l’età continua a portare instancabilmente, con ironia e lucidità, la sua testimonianza.
Gli studenti l’avevano invitata all’assemblea mensile d’istituto di oggi per parlare di resistenza e antifascismo, dopo l’aggressione denunciata dagli studenti del Righi lo scorso 9 marzo all’ingresso di scuola mentre volantinavano, da parte del gruppo neofascista ControTempo. A dire no alla presenza della partigiana è stato il consiglio d’istituto, riunitosi il 3 maggio scorso, su proposta del dirigente scolastico Monica Galloni, che ha dato parere sfavorevole assieme ai due rappresentanti dei genitori e due docenti, mentre un terzo docente a votato con gli studenti. Per gli studenti la responsabilità è della preside “che ha addotto delle scuse come il nostro scarso impegno nell’organizzare le assemblee, o la scarsa partecipazione a queste. Per poi lasciarsi sfuggire che temeva ci potessero essere problemi di ‘sicurezza’, legati evidentemente a ipotetiche provocazioni di qualche gruppetto neofascista che, ci teniamo a sottolineare, è esterno alla vita della scuola”. Sono dispiaciuti gli studenti soprattutto perché “la presenza della Marturano avrebbe permesso a tanti di conoscere questa donna straordinaria e di parlare della resistenza con una testimone diretta di quei fatti storici”. Gli studenti ci tengono poi a sottolineare che chiederanno “una nuova autorizzazione alla preside per incontrare dentro scuola l’Anpi” e che stamattina nonostante tutto “all’assemblea si è parlato comunque di resistenza e antifascismo grazie all’intervento di alcuni docenti di storia e con la proiezione del film Roma Città Aperta”.
Da parte sua l’Anpi denuncia con Ernesto Nassi come dopo “i gravi fatti dell’Avogadro – dove il partigiano Mario Bottazzi è stato contestato dal gruppo studentesco di Forza Nuova – non permettere ai partigiani di entrare nelle scuole è un segnale molto grave di cedimento verso le provocazioni di gruppuscoli di neofascisti. L’Anpi deve poter parlare liberamente con i giovani nei luoghi che dovrebbero formare le coscienze dei futuri cittadini del nostro paese”. Nassi aggiunge poi come “ci sentiamo profondamente offesi per quello che è accaduto soprattutto perché Giovanna che ormai a 100 anni è un testimone eccezionale della resistenza e della vita sociale e politica del nostro paese, i ragazzi la adorano per la sua simpatia e lucidità, non dare la possibilità ai giovani di ascoltarla finché sarà possibile è un grave errore”.
di Valerio Renzi da Paese Sera

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Pubblichiamo il volantino  distribuito a scuola dagli studenti antifascisti e la risposta della Dirigente.

ORA E SEMPRE RESISTENZA


In data 03/05/2012 , al termine di una riunione delirante, Il Consiglio di Istituto ha preso la vergognosa decisione di non approvare la presenza dell’ospite all’assemblea degli studenti del mese di maggio, la centenaria Giovanna Marturano, protagonista della resistenza romana che da tempo si impegna ad andare nelle scuole a raccontare la propria esperienze sotto il fascismo e la lotta di liberazione.


La seduta ha preso sin dall’inizio una piega poco civile con la Dirigente che inveiva contro gli student, tanto che non è stato neanche scelto il segretario, arrogandosi il diritto di zittire i rappresentanti degli studenti credendo degni della sua attenzione solo quegli studenti dalla condotta scolastica integerrima e giudicati “eccellenze”. La seduta è subito sfociata in un duro faccia a faccia conclusosi con la votazione: dei 14 presenti, 5 voti favorevoli, i quattro rappresentanti degli studenti ed una professoressa, e 5 voti contrari, la Preside insieme a due rappresentanti dei genitori e due professori, 4 gli astenuti. Per l’approvazione è necessaria la maggioranza assoluta dei presenti quindi l’esterno non è stato accettato.


Durante le due ore di faccia a faccia, la Dirigente ha più volte svilito il valore di un’assemblea a tema antifascista che trattasse di resistenza definendola un atto di propaganda degli studenti che invitano un’ospite importante solo per farsi notare, come se una persona del decoro e dell’età della Sig.ra Marturano avesse tempo da perdere a pubblicizzare collettivi scolastici. La Dirigente ha inoltre dichiarato che avrebbe disertato un’eventuale assemblea con ospite la Sig.ra Marturano in quanto non sarebbe stata in grado di garantire la sicurezza degli studenti avendo paura di disordini a seguito dell’aggressione fascista subita dagli studenti dei collettivi ad inizio marzo e della contestazione del partigiano Mario Bottazzi da parte di alcuni militanti di Forza Nuova al Liceo Avogadro. I toni si sono alzati fino ad arrivare addirittura ad ipotizzare che non ci sarebbe niente di sbagliato nell’invitare anche un ex appartenente alla Repubblica di Salò per raccontare il perchè della sua scelta.


Riteniamo inammissibile che da un Consiglio di Istituto escano dichiarazioni come quelle che si sono sentite sull’assemblea degli studenti, che, ricordiamo, non è una gentile concessione della Dirigenza, che non ha l’autorità di negarla o di sindacare sulla gestione di essa, ma un diritto di tutti gli studenti, e in merito alla Repubblica di Salò. Un’iniziativa di memoria come quella che gli studenti avevano proposto dovrebbe essere appoggiata se non addirittura organizzata dalla scuola, che, in quanto istituzione pubblica dello Stato, dovrebbe incentivare il ricordo delle lotte partigiane che hanno dato la libertà al nostro Paese non trattando la Resistenza come un qualsiasi argomento scolastico, proprio come si fa il 27 gennaio in ricordo delle vittime dell’Olocausto.


Inoltre cedere al rigurgito fascista che si osserva a Roma negli ultimi anni impedendo lo svolgimento di incontri del genre dandola vinta a chi non vuole conoscere le radici del proprio Paese è inammissibile e riteniamo che un’istituzione pubblica debba tutelare iniziative come questa invece di ostacolarle.

Collettivi e studenti Antifascisti del Liceo Righi





Risposta delle componenti docenti, genitori e personale ata al volantino “Ora e sempre Resistenza”


http://www.liceorighiroma.it/wp-content/uploads/Circ.-332-Risposta1.pdf