Quattro persone sono state denunciate dalla Digos di Roma a conclusione delle indagini avviate dopo il blitz che il 16 maggio scorso aveva provocato l’imbrattamento del portone della sede della Caltagirone Group.
L’esame di immagini registrate dalla videosorveglianza ha consentito alla Digos di procedere all’identificazione di quattro componenti del gruppo a carico dei quali e’ stato contestato il reato di danneggiamento e imbrattamento. La Digos annuncia che proseguono le indagini per risalire all’identita’ di altri autori dell’azione di protesta. Il 16 maggio scorso con una azione lampo, una cinquantina di attivisti della Libera Repubblica Romana, sigla che raccoglie associazioni, centri sociali, comitati, aveva “sanzionato” con il lancio di vernice blu sull’ingresso dell’edificio, la sede del gruppo Caltagirone in via Barberini. Caltagirone, uno dei “padroni di Roma”, è un probabile acquirente della ulteriore quota pubblica dell’azienda municipalizzata Acea messa in vendita dal Comune di Roma e già detentore di una quota della società dopo la prima privatizzazione dell’azienda avviata nel 1997 dalla allora giunta Rutelli. L’azione, durata pochi minuti, aveva visto la realizzazione con vernice blu di alcune scritte sul portone d’ingresso interno e dei muri perimetrali dell’edificio. Un blitz sostanzialmente pacifico ma che vide tutto il mondo politico dei palazzi romani – in modo perfettamente bipartizan – schierarsi in solidarietà con Caltagirone.
da Contropiano
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