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Roma: Questura vieta il corteo dello sciopero generale nazionale dei lavoratori pubblici

La Questura di Roma ha negato l’autorizzazione al corteo indetto per il prossimo 20 novembre a Roma, in occasione dello sciopero generale nazionale dei lavoratori pubblici, proclamato per la stessa giornata dall’USB Pubblico Impiego contro la Legge di Stabilità 2016.

A motivo della mancata autorizzazione, si sostiene che la manifestazione “si sarebbe dovuta svolgere in giorno lavorativo in difformità dall’ordinanza prefettizia che prevede lo svolgimento dei cortei nelle giornate di sabato e domenica” e che la centralità del percorso prescelto comporterebbe “gravi ripercussioni sull’ordine e la sicurezza pubblica”.

La Confederazione USB, considera la decisione assunta dalla Questura di Roma un gravissimo atto lesivo delle libertà sindacali e democratiche, che reprime un corteo di lavoratrici e lavoratori  pubblici indetto in occasione di uno sciopero generale nazionale per il quale sono previste altre due manifestazioni, a Milano e Napoli.

Sottolinea che non è stato possibile conoscere il testo della direttiva prefettizia a cui si fa riferimento nel divieto (la 182692 del 26 giugno 2015) e che  l’USB ne sta richiedendo accesso agli atti, ai sensi della legge 241 del 1990.

La Confederazione USB evidenzia inoltre che nell’ordinanza viene surrettiziamente introdotto il motivo delle ripercussioni sull’ordine e la sicurezza pubblica, unica ragione per cui la Costituzione italiana contempla il divieto a manifestare.

La Confederazione USB annuncia infine che si opporrà contro tale divieto in tutte le sedi, a cominciare dal Tar del Lazio, presso il quale depositerà ricorso nelle prossime ore.