Questa mattina alle 7 venti camionette tra polizia e carabinieri, in assetto antisommossa, hanno occupato militarmente piazza Sempione e hanno violato l’ingresso dell’Horus occupato.
Il sindaco Alemanno si assume la responsabilità politica di dichiarare guerra alla città intera, agli spazi sociali, a chi lotta per la casa, alle reti contro la precarietà, a chi si batte quotidianamente per diritti e dignità. E’ evidente che il sindaco Alemanno porta il suo attacco a tutte le esperienze di autorganizzazione sociale attraverso la criminalizzazione della pratica dell’occupazione. Esperienze che in questi anni con la appropriazione di spazi sociale hanno contribuito a creare quella socialità che si oppone alla desertificazione sociale e culturale a cui questa città sembra destinata, da quando è diventata teatro di sperimentazione delle politiche securitarie.
C’è bisogno di dare una risposta politica forte e chiara alla follia securitaria, all’intolleranza, al fascismo.
Valorizzare le esperienze dei centri sociali per potenziare una fitta rete di relazioni, di progetti, di campi di intervento: dalla casa alla formazione, dalla produzione culturale indipendente all’antiproibizionismo. Valorizzare per mettere al centro questa ricchezza, una parte di città che nessuna istituzione può ridurre al silenzio. Le esperienze di autogestione e di occupazione non staranno nell’angolo, non aspetteranno di subire colpi, non arretreranno di un passo.
Nell’esprimere solidarietà alle compagne e compagni dell’Horus occupato rilanciamo la nostra comune, volontà e determinazione a difenderci dagli attacchi che mirano a negare la legittimità e ruolo sociale, pronti a tornare ad animare le strade e le piazze della città contro chi, al legittimo dissenso, contrappone politiche repressive e autoritarie.
Il sindaco Alemanno si assume la responsabilità politica di dichiarare guerra alla città intera, agli spazi sociali, a chi lotta per la casa, alle reti contro la precarietà, a chi si batte quotidianamente per diritti e dignità. E’ evidente che il sindaco Alemanno porta il suo attacco a tutte le esperienze di autorganizzazione sociale attraverso la criminalizzazione della pratica dell’occupazione. Esperienze che in questi anni con la appropriazione di spazi sociale hanno contribuito a creare quella socialità che si oppone alla desertificazione sociale e culturale a cui questa città sembra destinata, da quando è diventata teatro di sperimentazione delle politiche securitarie.
C’è bisogno di dare una risposta politica forte e chiara alla follia securitaria, all’intolleranza, al fascismo.
Valorizzare le esperienze dei centri sociali per potenziare una fitta rete di relazioni, di progetti, di campi di intervento: dalla casa alla formazione, dalla produzione culturale indipendente all’antiproibizionismo. Valorizzare per mettere al centro questa ricchezza, una parte di città che nessuna istituzione può ridurre al silenzio. Le esperienze di autogestione e di occupazione non staranno nell’angolo, non aspetteranno di subire colpi, non arretreranno di un passo.
Nell’esprimere solidarietà alle compagne e compagni dell’Horus occupato rilanciamo la nostra comune, volontà e determinazione a difenderci dagli attacchi che mirano a negare la legittimità e ruolo sociale, pronti a tornare ad animare le strade e le piazze della città contro chi, al legittimo dissenso, contrappone politiche repressive e autoritarie.
Roma 21 ottobre 2008
Italo Di Sabato
Resp. Naz.le Osservatorio sulla Repressione del Prc/Se
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