Salerno: 12 indagati per un corteo contro la Lega. Per lo striscione anti-Lega fermati due giovani
- maggio 16, 2019
- in misure repressive
- Edit
Deposito degli atti e avviso di garanzia per dodici persone (violazione di una norma del testo unico di pubblica sicurezza) che parteciparono ad una pacifica manifestazione contro un corteo della Lega dell’11 settembre scorso sul Lungomare. Due ragazzi sono stati fermati a riguardo lo striscione anti lega esposto durente il comizio di Salvini
Lo Stato schierato nella difesa della Lega, un po’ meno nella difesa del diritto di manifestare liberamente e di dissentire pubblicamente. Sono ben dodici gli indagati a Salerno “perché in concorso tra loro e in esecuzione di un medesimo disegno criminoso” parteciparono l’11 settembre scorso ad una pacifica, ma “non autorizzata” manifestazione sul Lungomare “inscenando manifestazioni di dissenso” contro un corteo organizzato dalla Lega di Salvini (“corteo regolarmente autorizzato”) scandendo “slogan ed invettive” contro gli attivisti della Lega, “senza aderire all’ordine di sciogliersi intimato dagli agenti del servizio d’ordine”.
Ai dodici manifestanti è stato notificato un provvedimento di conclusione indagine (valido come avviso di garanzia) per violazione degli articoli 110 del codice penale e dell’articolo 18 del vecchio testo unico di pubblica sicurezza.
“Questa Lega è una vergogna”: identificati due ragazzi per lo striscione contro Salvini
La Digos ascolta la testimonianza della proprietaria di casa che consentì a loro di esporre la scritta per contestare il comizio del ministro dell’Interno a Salerno. Si indaga sul reato di “turbativa elettorale”
Proseguono le indagini della Digos per fare chiarezza su quanto accaduto il giorno del comizio di Matteo Salvini a Salerno. Nelle ultime ore sono stati indentificati due ragazzi che, conoscendo una donna residente in un’abitazione situata nei pressi di Piazza Portanova, le hanno chiesto di esporre uno striscione rosso contro il ministro dell’Interno: “Questa Lega è una vergogna”. Quest’ultima è stata ascoltata dagli agenti che proseguono gli accertamenti del caso.
Al momento non risultano indagati ma – riporta Il Mattino – è stata presentata notizia di reato in Procura a Salerno. Il riferimento è legislativo: e riguarda la turbativa di propaganda elettorale. Reato che, il testo unico 5 febbraio 1948 numero 26 articolo 72, punisce con la reclusione da uno a tre anni. Smentita anche la notizia di una possibile perquisizione a casa della donna. Gli agenti, in occasione della manifestazione della Lega, avrebbero bussato regolarmente alla porta e chiesto alla proprietaria di casa di rimuovere lo striscione e lei non avrebbe opposto alcuna resistenza.