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Salonicco: Ondata di sgomberi contro le occupazioni di sostegno ai migranti

La polizia greca ha aspettato la conclusione del No Border Camp per aggredire gli spazi occupati di Salonicco. I tanti partecipanti al campeggio di lotta dal 16 al 24 luglio ha animato Salonicco, Tracia e Calcidica, con iniziative di lotta al confine turco a Kastanies nella giornata del 23 o l’occupazione di uno spazio per l’accoglienza e il sostegno ai migranti, come Hurriya, preso tre giorni fa a Salonicco. L’occupazione dell’università per la parte logistica del campeggio aveva provocato forti tensioni, con alcune provocazioni fasciste e l’attenzione costante della polizia.

Nella mattinata di oggi la ritorsione. Tre squat di sostegno ai migranti sono stati sgomberati alle prime luci dell’alba: Hurriya, Orfanotrofeio e Nikis. Hurriya è il più recente, Orfanotrofeio risulta occupato da dicembre 2015 mentre Nikis era il più longevo. Questi spazi offrivano sostegno in particolar modo ai minori e nell’ultimo anno hanno rappresentato una base logistica importante nell’organizzare l’accoglienza e la resistenza alla propaganda fascista nella zona della Grecia a più alta tensione sul versante della propaganda razzista perché maggiormente esposta ai flussi provenienti dalla Turchia e diretti verso la Macedonia. In particolare questi spazi e gli altri spazi sociali di Salonicco hanno rappresentato una testa di ponte importante nell’invio di aiuti e sostegno con carovane costanti verso il campo di Idomeni, 80 km più a nord.

I rifugiati, compresi anziani e minori, presenti negli spazi durante gli sgomberi sono stati caricati sui bus della MAT. Di loro al momento non si hanno notizie se non che si trovano in stato di arresto insieme ai compagni che al momento delle operazioni si trovavano negli spazi. Sull’occupazione di Orfanotrofeio sono da poco iniziate le operazioni di demolizione con tutto il materiale ancora all’interno. In risposta agli sgomberi il movimento ha occupato la sede locale di Syriza, individuando le corresponsabilità del governo Tsipras nelle operazioni di questa mattina. Gli occupanti chiedono l’immediata liberazione degli arrestati e la consegna dei materiali presenti nelle strutture: suppellettili, vestiti, cibo e medicinali.

A un anno esatto dal cedimento dell’OXI al nuovo memorandum, Tsipras prova a rileggittimarsi proponendo una riforma costituzionale per la rigenerazione di forme di democrazia diretta: proporzionale puro, facilitazione delle procedure referendarie, voto a 17 anni. Una bella lisciata di pelo al proprio elettorato che conferma, però, con gli sgomberi di questa mattina, la totale subalternità dell’esecutivo alle direttive europee anche sul versante delle politiche migratorie.

da InfoAut