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Salviamo Giovanni Manfrica dall’Assassino dei Sogni di Parma

Le violenze legali in carcere sono ormai riconosciute da tutti persino dagli interventi del Presidente della Repubblica.
E i funzionari dal cuore nero del Dipartimento Amministrativo Penitenziario creano dei mostri istituzionali per continuare a nutrirsi e a esistere.
Il carcere di Parma purtroppo è uno di questi mostri.
E proprio l’altro giorno ho ricevuto una lettera da un compagno detenuto in quel lager questa notizia:
-(…) Oggi è accaduta una cosa spiacevole: a Giovanni che gli volevano mettere uno in cella, o doveva lui trovare compagnia, l’hanno portato alle celle di punizione perché lui s’è rifiutato di stare in compagnia perchè ergastolano e perchè c’erano altri detenuti che avevano brevi pene temporanee. Da quando è venuta l’onorevole Rita Bernardini e Giovanni ha parlato con lei denunciando l’ingiusto trasferimento che ha subito dal carcere di Spoleto per rottamazione della sezione AS1 e per gli abusi e soprusi che ci sono nel carcere di Parma, la Direzione dell’istituto l’ha preso di mira (…).
Anche Susanna Marietti aveva parlato di Giovanni Manfrica nel suo articolo pubblicato nel Manifesto del 4/9/2012 dal titolo “La diaspora dei brevi ergastolani”:
-Inspiegabile il trasferimento dei detenuti da Spoleto (…) Giovanni Manfrica era iscritto al IV scolastico dell’Istituto d’Arte. Adesso è a Parma, in una galera dalla quale troppe volte sono uscite testimonianze di condizione di vita interne indecenti, da dove denuncia che nessun corso scolastico è attivo e che non vi è dunque permesso di continuare il proprio percorso di studio.
La verità è che per molti il carcere in Italia non è altro che una discarica sociale dove buttare i cuori, le menti e i sogni degli umani più sfortunati e deboli.
E ci sarà pure una ragione perché in carcere non si trovano detenuti politici corrotti, industriale che inquinano, burocrati che rubano, funzionari di Stato che torturano per lottare contro la mafia per esserlo più di loro.
Forse l’unica ragione è che probabilmente questi delinquenti istituzionali hanno il portafoglio pieno e qualche santo in paradiso.
Per questo motivo chiedo alla società civile di attivarsi di salvare l’uomo ombra Giovanni Manfrica del lager di Parma.
Carmelo Musumeci
Carcere di Padova ottobre 2012

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