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Santa Maria Capua Vetere: Lavoratori senza stipendio protestano, la polizia carica, operaio finisce in ospedale

A Santa Maria Capua Vetere i lavoratori del Consorzio Unico di bacino, da sette mesi senza stipendio, protestano per chiedere garanzie ma vengono caricati dalla polizia

Alcune decine di lavoratori del Consorzio Unico di bacino delle province di Napoli e Caserta (Cub) hanno occupato l’impianto Stir di Santa Maria Capua Vetere a partire dalle 7.30 circa. 
Sono stati bloccati anche i tir carichi di rifiuti indifferenziati provenienti dal casertano. La manifestazione per protestare contro il mancato pagamento di sette mensilità arretrate (oltre la quattordicesima) e per rivendicare garanzie sul proprio futuro.

Due lavoratori sono anche saliti su un scala anti-incendio e hanno minacciato di gettarsi. 

Da oltre un mese il Consorzio, soggetto pubblico che si occupa di gestione del ciclo integrato dei rifiuti, non serve più alcun comune del casertano perchè tutte le amministrazioni locali hanno affidato il servizio di raccolta ad aziende private. 
Degli oltre 1000 dipendenti, circa 300, quasi tutti impiegati nel settore amministrativo, sono rimasti esclusi dai nuovi affidamenti. 
Attualmente la gestione del Cub è affidata al liquidatore Lorenzo Di Domenico, mentre per la sola articolazione casertana il commissario è Gaetano Farina Briamonte.  
La protesta è degenerata quando, intorno alle 13.00, gli agenti del commissariato di Santa Maria Capua Vetere, in tenuta anti-sommossa, hanno deciso di caricare i manifestanti. 
Uno di loro, E.S. di circa 55 anni, è finito in ospedale per aver battuto la testa contro i cancelli di ingresso dello Stir. Con lui, a ‘protestare’, c’era anche la moglie con i tre figli