Sassari: Operazione Arcadia oggi inizia il processo per 18 compagne/i
- gennaio 19, 2015
- in emergenza, misure repressive
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Dopo 14 anni di indagini e nove dall’operazione Arcadia , oggi inizia il processo contro 18 compagne /i a Sassari . L’11 di luglio del 2006 scattò l’operazione “Arcadia”, condotta dalla DIGOS su ordine del magistrato della DDAT di Cagliari, De Angelis. Furono arrestati 10 militanti di “A manca “ (l’ultimo sarà poi liberato verso la fine dell’anno dopo 5 mesi di custodia cautelare, mentre il primo a uscire, dopo 10 giorni, sarà Bruno Bellomonte, perché all’epoca di un’intercettazione che gli attribuivano era all’estero) . Altre 44 persone vennero indagate e perquisite tra cui tantissimi comunisti slegati da partiti . Le accuse erano di associazione sovversiva con finalità di terrorismo (270bis c.p.) e reati collaterali, in relazione all’attività, fra il 2002 e il 2005 -più o meno- delle O.C.C. “Nuclei proletari per il comunismo” e “Organizzazione indipendentista rivoluzionaria”. Queste avevano rivendicato anche un attacco congiunto alla sede della Confindustria di Nuoro, ma le accuse si riferivano a un numero rilevante di attentati dinamitardi e minacce varie rivendicate dall’una e dall’altra in separate occasioni . La mia più totale e incondizionata solidarietà va a tutti gli indagati, ai militanti di A manca e agli altri militanti comunisti che non militano in “ A Manca “.
A tal proposito pubblico molto volentieri un commento del compagno Angelo Marras .
DOMANI INIZIERA’ UN PROCESSO: il processo all’INDIPENDENTISMO SARDO, il processo, cioè, che cerca di condannare l’idea, che ha pervaso moltissimi compagni sardi, di un diverso rapporto fra questa nostra Isola – la popolazione, una parte di questa popolazione – e un Occidente “degenerato”, uno Stato “degenerato” (quello italiano) che – da sempre in questa terra martoriata – ha cancellato il libero pensiero, le speranze e la sintonia, s’amistade , cinicamente e superficialmente, per fare sfoggio soltanto di catene, di gabbie e di galere e disamistades.
Domani – come sempre ho fatto – io sarò presente al processo e lo farò con tutta la mia famiglia, con i miei amici e con le persone che da sempre mi vogliono bene, con Franca e Rita che mi tutelano in Tribunale, con i miei colleghi e compagni che non hanno mai mancato di dimostrarmi la propria stima, il proprio disinteressato sostegno, con Su Sindacadu de sa Natzione Sarda e il suo bagaglio e il tesoro delle elaborazioni che ha compiuto, col CSOA-PANGEA di Porto Torres e la preziosissima sensibilità di quei giovani che lo compongono e con tutti gli altri che non riesco ad elencare: Francesco, Andrea, Gavino, Emiliano, Alessandro, Eleonora, Carlo, Gonario, Danilo, Gigi, Giorgio, Peppone e via, via, via … dicendo.
Domani inizierà un processo penale e politico, ma il processo politico – dentro il movimento indipendentista – è già iniziato.
Non ci saranno condanne nel “nostro” processo politico. Si tratta di “un processo di critica e autocritica”, già in atto, in cui si perverrà ad un’unica strategia, ad un unico impegno: il ripristino dell’autonomia nelle scelte politiche.
Noi ce la faremo, loro non ce la faranno, no! NO ANT A PASSARE!!!!