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Scontri in piazza Corvetto: chiuse le indagini, 50 antifascisti verso il processo

I reati sono resistenza, travisamento, lancio di oggetti pericolosi e porto di oggetti atti a offendere
Genova. La Procura di Genova ha chiuso le indagini per i tafferugli scoppiati in piazza Corvetto il 23 maggio scorso. In quell’occasione era stata organizzata una manifestazione di protesta contro il comizio elettorale in piazza del partito di estrema destra Casapound: un gruppo di manifestanti si era avvicinato al fortino eretto dalla polizia con grate e uomini in divisa che proteggeva la piazza del comizio lanciando oggetti contro lo schieramento di forze dell’ordine e spintonando i poliziotti della Digos che si erano frapposti per impedire l’avvicinamento alle grate.

La polizia aveva risposto con un fitto lancio di lacrimogeni e diverse cariche di alleggerimento e due manifestanti erano stati arrestati in piazza.

Grazie ai filmati e alle immagini la Digos aveva identificato una sessantina di manifestanti, denunciati a vario titolo per violenza e resistenza a pubblico ufficiale, travisamento, lancio di oggetti pericolosi e porto di oggetti atti a offendere.

La procura ora ha chiuso le indagini per cinquanta di loro. Nei giorni scorsi sempre la Procura aveva chiuso le indagini per il pestaggio del giornalista Stefano Origone, colpito ripetutamente con il manganello da un gruppo di agenti del reparto mobile: quattro poliziotti sono accusati di lesioni gravi e aggravate.

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