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Solidarietà ai compagni fermatie picchiati dalle forze dell’ordine alla manifestazione di sabato 28 a Bergamo

Mentre molti compagni animavano il bellissimo corteo di Milanoper richiedere libertà, spazi sociali e zero repressione, a Bergamo la questura attuava quel disegno scellerato che troppe volte abbiamo visto in piazza: aggredire violentemente giovani pacifici e inermi mentre si difendono decine di fascisti pesantemente armati che sfilano con il consueto corollario di slogan nazisti e saluti romani, in paleseviolazione dei principi costituzionali. La giornata di sabato rappresenta una grave sospensione dello stato di diritto e pone una pesante ipoteca sul diritto di manifestare ed esprimere le proprie idee. L’esibizione di violenza e di aggressività da parte delle forze dell’ordine è stata del tutto illegittima e ingiustificata ed ha colpito molti giovani e giovanissimi compagni che stavano manifestando con sincero entusiasmo e senza alcuna intenzione violenta contro una azione fascista. Crediamo che 59 fermi, 2 arresti e diversi feriti siano un bilancio troppo grave: bisogna fare immediatamente chiarezza sulle responsabilità istituzionali di questi fatti e il Ministro dell’Interno Maroni deve chiarire la propria posizione su quanto avvenuto e formalizzare l’impegno che fatti del genere non accadano più. Ilmovimento non può permettere che le forze politiche di destra ora al governo, grazie al braccio armato delle forze di polizia, sovvertano l’ordine democratico e compiano delle vere e proprie intimidazioni per impedire di esprimere liberamente il proprio dissenso e la propria idea di società. Per questo nei prossimi mesi faremo opposizione a queste politiche scellerate difendendo gli spazi sociali, il diritto di manifestare, la libertà di espressione in tutte le sue forme, anche quelle meno convenzionali. Questa sarà, a nostro parere, una lotta difondamentale importanza da condurre senza indugi e divisioni con tuttiquelli che vogliono impedire la svolta repressiva in atto.
GiovaniComuniste/i della Lombardia