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Stati Uniti: Polizia uccide un afroamericano, scambiando il cellulare che aveva in mano per una pistola.

Ancora un giovane afroamericano che cade «per errore» sotto i colpi d’arma da fuoco della polizia. Stephan Clarck è stato crivellato di colpi da due poliziotti che hanno sparato 20 proiettili contro di lui nel cortile posteriore della sua abitazione, scambiando il cellulare che aveva in mano per una pistola.

L’ennesima uccisione di un nero da parte delle forze dell’ordine è avvenuta domenica notte a Sacramento, ma solo mercoledì la polizia ha ammesso di essersi sbagliata, che Clark aveva in mano solo un cellulare. La polizia ha pubblicato il video della tragedia, registrato con le body cam delle divise degli agenti, un filmato in cui si sentono gli spari quasi immediatamente dopo l’ordine di alzare le mani, mentre uno degli agenti grida «una pistola, una pistola».

Il capo della polizia di Sacramento, Daniel Hahn, ha detto che i due agenti sono stati messi in congedo pagato in attesa che venga conclusa l’indagine. Ma i familiari di Clark e la comunità afroamericana chiede perché la polizia abbia sparato 20 volte e vuole sapere se al giovane sia stato dato il tempo di obbedire all’ordine di alzare le mani. Lunedì scorso il dipartimento di polizia della capitale della California aveva diffuso una dichiarazione con cui affermava che la pattuglia era arrivata nella zona a seguito di una telefonata al 911 in cui si diceva che un uomo stava rompendo i finestrini di un’automobile. Arrivati sul luogo hanno trovato Clark che gli agenti credono essere il sospetto.

«Si trovava nel posto sbagliato nel momento sbagliato? Era nel cortile di casa sua, non possono dire questo», ha tuonato. al Sacramento Bee Sequita Thompson, la nonna del giovane ucciso che anche contesta il fatto che gli agenti abbiano scambiato il nipote per il ricercato l’uomo che era stato descritto come alto mentre il nipote era basso. Anche il sindaco della città, Darrell Steinberg, porgendo le condoglianze a nome della città alla famiglia di Clark, ha assicurato che verrà condotta un’accurata indagine «basata unicamente sul video» prima di arrivare ad una conclusione finale.

Sara Volandri

da il dubbio