Sudan: la resistenza prosegue. Cortei, 7 morti e centinaia di feriti.
Manifestazioni domenica 30 giugno in tutto il Sudan nel 30/o anniversario del golpe che portò al potere l’ormai deposto presidente-dittatore Omar al-Bashir: in tarda serata un funzionario del Governo ha detto che i morti sono 7 e i feriti 200. Numeri ufficiali, che si ritiene essere decisamente sottostimati rispetto alla realtà.
In centinaia di migliaia hanno sfilato nella capitale Khartoum e in altre città del Paese, meno di un mese dopo la strage durante la dispersione del sit-in davanti al quartier generale delle forze armate che in aprile hanno spodestato il trentennale autocrate Omar al-Bashir.
I cortei chiedevano giustizia per le vittime degli scorsi mesi, oltre che rilanciare “la resistenza non violenta” fino a quando i militari non lasceranno il potere a un governo veramente civile.
In tutta risposta l’esercito ha chiuso i ponti sul Nilo per impedire che i manifestanti potessero avvicinarsi al palazzo presidenziale, piazzando cecchini sui tetti, sparando sulla folla. Oltre a Khartoum, spari, cariche e scontri anche a Omdurman e Atbara.
Il servizio con Antonella Napoli, giornalista e direttrice di focusonafrica.info