È evidente il ritorno a un sistema penale con due distinti codici, uno per “briganti” (che segna corpi e vite) e uno per “galantuomini” (dove il tempo si sostituisce al giudice) di Livio Pepino In assenza di (imprevedibili) fatti nuovi Alfredo Cospito morirà. A questo esito portano le decisioni...
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In un momento in cui il 41-bis mostra delle crepe, il dibattito italiano ignora la dimensione internazionale dell’isolamento in carcere e la sua diffusione. Invece, la portata internazionale della misura è importante per capirla, e soprattutto superarla di Emilio Astora Negli ultimi mesi, la vicenda di Alfredo Cospito ha...
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Sulla base di uno stretto rispetto delle regole del gioco – che sono in realtà la cronicizzazione di norme d’emergenza del 1986 – a poco a poco, senza che ce ne accorgiamo, di carcere non si può più parlare criticamente. di Xenia Chiaramonte Siamo a un tale livello di...
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Se c’è un modo oggi di rifondare una prospettiva seriamente garantista, sta nel riaprire la questione del protagonismo delle lotte di classe, razza e genere nella costruzione delle scelte di politica criminale, criticando la centralità del carcere, le pene infinite e “intrattabili” di Giso Amendola 1. Il doppio binario...
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Il caso di Alfredo Cospito, militante anarchico perseguito e condannato al carcere duro per “strage politica”, evidenzia la natura politica di una serie di reati e istituzioni repressive che si accaniscono contro la sinistra radicale. di Alessandro Portelli Alfredo Cospito non ha ucciso nessuno ma è in carcere, al...
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