Caricati e manganellati «senza motivo» dalle Forze dell’Ordine in una piazza a due km dalla manifestazione di Forza Nuova. Lo denunciano gli esponenti di sinistra, con in testa il segretario cittadino di Rifondazione Comunita Filippo Torretta. Secondo quanto segnalato da Prc, e riportato anche dal quotidiano Il Centro (che nelle pagine teramane pubblica anche una foto della carica), oltre che da siti locali, ieri a Teramo un «pacifico» tentativo di volantinaggio contro la manifestazione del gruppo di estrema destra, a cui ha partecipato anche il leader nazionale Roberto Fiore, è stato «bloccato» dagli agenti. «I ragazzi antifascisti erano in un luogo molto distante dal comizio autorizzato da Forza Nuova, a Piazza Martiri, ed erano una cinquantina – spiega Torretta – lo scopo era solo volantinare. Quando i ragazzi si mossi da un angolo della piazza su indicazione della Questura stessa prima sono stati fermati, poi un carabiniere ha strappato un megafono ad uno del presidio antifascista. A quel punto c’è stata la carica e le manganellate, senza la nostra reazione. È un comportamento grave, specie in una città che non ha ancora dato una risposta agli accoltellamenti del 23 dicembre scorso da parte di esponenti di estrema destra a dei ragazzi di sinistra». E anche se per opposti motivi anche da Forza Nuova arrivano critiche al comportamento della Questura, che per loro «è stato inqualificabile». «Rintuzzati in una piazza talmente blindata da non far passare nemmeno un moscerino – spiega in una nota Marco Forconi, segretario regionale – ci siamo sentiti presi in giro ed abbiamo fatto quello che era giusto fare: riprenderci i nostri spazi, centimetro dopo centimetro. Avremmo potuto sfondare il cordone come e quando volevamo ma il nostro alto senso di responsabilità e la nostra freddezza hanno prevalso su tutto. Chiediamo scusa ai cittadini teramani, spettatori inermi di un pomeriggio di follia ma, nello stesso tempo, gli chiediamo di non abbandonare la città a quattro balordi e infami che di politico hanno solo una mascherina per tutelarsi istituzionalmente. La sinistra è finita, a Teramo come in tutta la regione. Si rassegnino compagni e becerume vario, il futuro marcia con i colori della Tradizione e della Vittoria: bianco, rosso e nero».
Share this:
bel sito
pero’ x coerenza dovreste togliere quel no al calcio moderno sullimmagine di presentazione …
perchè lo dovreste sapere …
solo paolo cento vota contro
rifondazione ha sempre messo si come tutti gli altri partiti ….
E’ sempre la solita storia: viene fornita una provocazione per giustificare di conseguenza la carica, perchè magari non c’è autorizzazione (anche se distanti)… una spece di punizione!
Solidarietà agli antifascisti teramani.