Comunicato di Azione Antifascista Teramo
A seguito dell’ aggressione avvenuta la notte tra sabato 25 e domenica 26 a Teramo, noi di Azione Antifascista riteniamo doveroso fare alcune precisazioni soprattutto in risposta alle tante falsità diffuse dai media:
1.Il ragazzo accoltellato nei pressi del bar Boromei non ha mai partecipato a iniziative da noi organizzate né, tantomeno, ha mai gravitato attorno al nostro movimento tanto che, nessuno di noi lo conosceva prima di tale episodio;
2. E’ chiaro che il risalto dato al fatto che il ragazzo fosse antifascista (cosa di cui non siamo sicuri e che, in ogni caso, non costituisce una discriminante) rappresenta un tentativo dei soliti noti ( procura, forze dell’ordine e mass-media male informati) di strumentalizzare tale vicenda per colpire indirettamente anche Azione Antifascista, come se fossimo noi i responsabili del fatto che dei deviati non abbiano di meglio da fare che accoltellare dei ragazzi per uno scambio di sguardi;
3.Le responsabilità dell’accaduto sono ascrivilbili a quei soggetti che, a vario titolo, hanno dato agibilità politica e fisica a questi personaggi e certamente non a noi che quella stessa agibilità concessa dalle istituzioni abbiamo tentato in tutti i modi di togliere.
In ogni caso esprimiamo la nostra solidarietà al ragazzo e ribadiamo la nostra volontà di proseguire lungo il percorso intrapreso e, per tale motivo, invitiamo tutti i cittadini a partecipare all’iniziativa che abbiamo organizzato per la giornata di sabato 3 marzo, in piazza Sant’Agostino, nel corso della quale presenteremo il libro “Valerio Verbano-Una ferita ancora aperta” e discuteremo dell’accaduto. Gli unici modi per sconfiggere qualsiasi rigurgito di fascismo sono il recupero di quella coscienza antifascista che negli ultimi anni si è persa e la vigilanza popolare.