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Teramo. I fascisti hanno accoltellato un giovane di sinistra

Un ragazzo di diciannove anni è stato ferito al torace da una coltellata. L’episodio, reso noto oggi, si è verificato nella notte tra sabato e domenica scorsi Secondo quanto ricostruito il giovane ferito, classe 1993, che verso le due di domenica mattina si trovava in compagnia di due amici nei pressi di piazza Dante, a Teramo, sarebbe stato avvicinato da due fascisti.

Sarebbe scoppiata una lite e il giovane ferito sarebbe intervenuto a difendere l’amico colpito al volto con uno schiaffo. Il ragazzo è stato raggiunto da un colpo che lo ha ferito al petto. Accompagnato in ospedale è stato medicato e giudicato guaribile in una settimana, ma non ha voluto sporgere querela. È stato dal pronto soccorso stesso che sarebbe partita la segnalazione ai carabinieri per la ferita d’arma da taglio rilevata e successivamente l’indagine dei militari. «L’accoltellamento è stato effettuato dallo stesso gruppo di persone che accoltellarono, per motivi politici, tre ragazzi di Azione Antifascista il 23 dicembre 2009. Secondo il segretario locale del Prc “Nel teramano non è la prima volta che solleviamo il rischio di una grave deriva neofascista ma spesso le istituzioni non hanno ascoltato i nostri appelli”. Sabato a Giulianova, vicino Teramo, un gazebo di Casa Pound era stato oggetto di una burrascosa contestazione da parte degli antifascisti locali. Passate poche ore e qualche chilometro più in là sono arrivate le coltellate dei fascisti. Chissà se anche questa volta chiederanno la solidarietà delle istituzioni.

Contropiano

Comunicato di Azione Antifascista Teramo

A seguito dell’ aggressione avvenuta la notte tra sabato 25 e domenica 26 a Teramo, noi di Azione Antifascista riteniamo doveroso fare alcune precisazioni soprattutto in risposta alle tante falsità diffuse dai media:

1.Il ragazzo accoltellato nei pressi del bar Boromei non ha mai partecipato a iniziative da noi organizzate né, tantomeno, ha mai gravitato attorno al nostro movimento tanto che, nessuno di noi lo conosceva prima di tale episodio;

2. E’ chiaro che il risalto dato al fatto che il ragazzo fosse antifascista (cosa di cui non siamo sicuri e che, in ogni caso, non costituisce una discriminante) rappresenta un tentativo dei soliti noti ( procura, forze dell’ordine e mass-media male informati) di strumentalizzare tale vicenda per colpire indirettamente anche Azione Antifascista, come se fossimo noi i responsabili del fatto che dei deviati non abbiano di meglio da fare che accoltellare dei ragazzi per uno scambio di sguardi;

3.Le responsabilità dell’accaduto sono ascrivilbili a quei soggetti che, a vario titolo, hanno dato agibilità politica e fisica a questi personaggi e certamente non a noi che quella stessa agibilità concessa dalle istituzioni abbiamo tentato in tutti i modi di togliere.

In ogni caso esprimiamo la nostra solidarietà al ragazzo e ribadiamo la nostra volontà di proseguire lungo il percorso intrapreso e, per tale motivo, invitiamo tutti i cittadini a partecipare all’iniziativa che abbiamo organizzato per la giornata di sabato 3 marzo, in piazza Sant’Agostino, nel corso della quale presenteremo il libro “Valerio Verbano-Una ferita ancora aperta” e discuteremo dell’accaduto. Gli unici modi per sconfiggere qualsiasi rigurgito di fascismo sono il recupero di quella coscienza antifascista che negli ultimi anni si è persa e la vigilanza popolare.