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Teste rotte, poliziotti pugili? Chi paga per la carica anomala di Roma agli operai? O forse non è mai accaduto nulla?

La stranezza dei cosiddetti incidenti tra lavoratori/delegati della FIOM e agenti di Polizia accaduti a Roma a piazza Indipendenza il 29 ottobre è banalmente evidente. Si trattava dei lavoratori umbri della AST presenti a Roma per la vertenza connessa alla ristrutturazione della propria azienda con conseguenti licenziamenti. Ma sono state attivate su giornali e TV una batteria di cortine fumogene sui fatti che bisogna smantellare. E parliamo perciò di fatti, solo di fatti.

In primo luogo, i metalmeccanici umbri stavano trattando, dalla zona di piazza Indipendenza, con le autorità di polizia un corteo per recarsi in zona ministeri del Centro storico, specificamente presso il MISE; non scordiamo che si trattava di poche centinaia di lavoratori. Chiunque conosce le dinamiche dei cortei in piazza sa che l’autorizzazione può venire concessa dalle autorità di presenti PS in loco; tali concessioni avvengono sulla base di valutazioni di opportunità sull’obiettivo/meta dei manifestanti, sulla cosiddetta pericolosità presunta dei manifestanti, sui pericoli di obiettivi sensibili nella traiettoria del corteo ecc. La meta dei manifestanti era palese, la pericolosità degli attivisti FIOM oggi è, diciamo, trascurabile; nel corteo non si sarebbe incrociata le delegazione di nessun Presidente in visita in Italia…E invece avviene la carica della Polizia. Di getto vengono date due motivazioni: la prima, risibile: si trattava di un corteo non autorizzato. La seconda, grottesca: gli operai andavano dicendo che l’obiettivo erano i ministeri, ma la meta vera, per le fonti riservate e affidabilissime della Polizia, era la Stazione Termini, che sarebbe finita occupata. Mah!??

In secondo luogo, una volta decisa la carica per un qualche motivo, la gestione delle durezza delle stessa può dare luogo a vari esiti. In una cosiddetta carica di alleggerimento, le persone al massimo vengono strattonate e l’uso del manganello è di forza tale a dare qualche ematoma superficiale: niente di più. Invece nelle cariche in zona Piazza Indipendenza e cariche conseguenti è stata usata una mano durissima. Ci sono stati vari feriti tra gli operai; almeno due con ferite suturate con numerosi punti in faccia e sul cranio. In particolare, uno ha avuto venti punti di sutura in ospedale tra labbro e cranio. Tra l’altro usando il manganello d’ordinanza è ben difficile riuscire a provocare delle ferite così vaste: sempre che il manganello usato sia quello d’ordinanza o non venga usato agguantato alla rovescia usando nello scontro la parte dell’impugnatura! Non c’è nessun traumatologo che sappia dire qualcosa in quest’Italia narcotizzata? E per il principio di proporzionalità quanti morti ci dovrebbero essere ogni domenica in occasione dei tanti scontri Polizia Ultrà calcistici, di solito tra l’altro un pò più aggressivi dei lavoratori inquadrati della FIOM? Ma gli operai sono oggi figli di un dio minore?

In terzo luogo, ieri mattina su Youreport è uscito un filmato in cui si vede dall’alto un poliziotto che sferra un micidiale pugno a un operaio durante la carica. Con il pugno vola via dalla testa dell’operaio il caschetto azzurro da lavoro: un colpo da boxeur, da Foreman! Da questo filmato non si vede nulla del viso del boxeur. Da quando in qua sono autorizzate come regole d’ingaggio nelle cariche di polizia i colpi di pugilato? Nel pomeriggio, c’è una sorpresa. Sul sito de l’Espresso compare nitida la faccia del boxeur, dotato di guanti (così menando un pugno non rimangono escoriazioni sulle mani): nell’altra mano il poliziotto pugilatore porta il manganello alla rovescia!

Infine, ieri il ministro dell’interno Alfano è al Parlamento, si proroga in solidarietà a operai AST e ai poliziotti (???) e dichiara che nessun manifestante verrà denunciato. Ne discendono alcune conseguenze logiche da questa decisione.

A) Le denunce per questioni di ordine pubblico non vengono “lanciate” degli UPG presenti nella manifestazioni, che entro 48 ore devono comunicare al PM qualunque reato cui hanno assistito, ma vengono determinate dal Ministero dell’Interno: cioè l’esecutivo si sovrappone e s’impone sui compiti di polizia giudiziaria, come nei paesi dittatoriali. Lo sospettavamo. Oggi lo sappiamo!

B) Se non è stato commesso alcun reato perché la Polizia ha caricato? Con quale catena di comando? E perché qualche agente ha usato durissimo il manganello e perché qualcun altro tirava di boxe sui punching ball in carne e ossa?

C) se non doveva esserci la carica si possono identificare i responsabili dell’errore, i manganellatori matti e il pugilatore?

Claire Lacombe