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Torino: polizia scatenata contro chi contesta il G7. Studente ferito al volto da un lacrimogeno

Manganellate, idranti e lacrimogeni ad altezza uomo: la polizia si scatena contro i movimenti che contestano il G7 Ambiente, Energia e Clima.

A metà pomeriggio 7 attiviste-i di Extinction Rebellion erano saliti sul tetto della facoltà di biologia, affacciata su uno degli alberghi che ospitano le delegazioni internazionali del G7. Esposto lo striscione: “Il re è nudo, il G7 è una presa per il culo’. Sotto la facoltà, un gruppo di solidali, spintonato fuori con modi spicci dalla polizia.

Il peggio in serata: il corteo universitario e antagonista è stato ripetutamente caricato – la prima volta dopo poche centinaia di metri – con manganellate e lacrimogeni ad altezza d’uomo. Uno ha colpito al viso un giovanissimo, costretto ad andare in ospedale. Altri 4 i feriti.

Le realtà antagoniste e ambientaliste a Torino hanno organizzato, per la giornata di oggi, una conferenza stampa di denuncia:
“Rispondiamo alle narrazioni fuorvianti che dipingono tutte le contestazioni di questa città come manovrate da regie occulte e raccontiamo la nostra verità, quella di chi oggi si è trovato con la testa aperta dai manganelli della polizia o il naso rotto dalla granata di un lacrimogeno sparato ad altezza uomo” scrivono nel comunicato di lancio della conferenza “siamo scesi in piazza contro i ministri del G7 che alimentano guerra e devastazione ambientale e tutto ciò che otteniamo è la risposta muscolare degli uomini in divisa”.

Il racconto della giornata a Radio Onda d’Urto di Sara del Collettivo Universitario Autonomo di Torino Ascolta o scarica

Il comunicato del CUA a serata conclusa:

“CONTESTATI I MINISTRI DEL G7 A TORINO: LA POLIZIA LANCIA LACRIMOGENI, IDRANTI E MANGANELLATE CONTRO GLI STUDENTI”

La polizia non ha atteso neanche 10 minuti prima di bloccare il corteo animato da centinaia di studenti, con violente cariche, lacrimogeni e idranti, il tutto a kilometri di distanza dai ministri, dunque in maniera del tutto immotivata e arbitraria.
Ieri, durante la grande manifestazione contro il G7, abbiamo detto chiaramente che oggi saremmo andati a contestare i ministri e così abbiamo fatto!
Ci siamo ritrovati davanti a Palazzo Nuovo alle 19.00 per raggiungere i ragazzi e le ragazze di Exition Rebellion che erano sul tetto della sede universitaria di Piazza Carlina, di fronte ad uno degli hotel di lusso in cui vengono ospitati i ministri.

Sono più di 10 gli studenti feriti dai manganelli sulla testa, un ragazzo del liceo è stato colpito anche da un lacrimogeno in volto.

I 7 e i loro sgherri in divisa non ci fanno paura e mai ci fermera la loro violenza. Saremo in piazza il primo maggio a far sentire ancora le nostre voci!

Solidarietà ai/alle ferite”

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