Torture in carcere. A Cuneo indagati 23 agenti penitenziari
23 agenti del carcere di Cuneo sono indagati per violenze. Sono accusati di pestaggi e trattamenti umilianti nei confronti di 7 detenuti di origine straniera: la procura ipotizza il reato di tortura
La procura di Cuneo sta indagando su una serie di violenze ai danni di 7 detenuti avvenute tra il 2021 e il 2023 nel carcere di Cerialdo. Gli agenti di polizia penitenziaria indagati sono 23: sono accusati di tortura, lesioni e abuso di autorità. Al momento la procura non ha disposto misure cautelari e non sono stati sospesi.
L’indagine è iniziata grazie a diverse segnalazioni arrivate alla procura da più fonti, tra cui un esposto del garante regionale dei detenuti. Sono stati riferiti diversi casi di detenuti accusati di resistenza a pubblico ufficiale con segni di violenze, soprattutto lividi: questo genere di situazioni genera sospetti perché è stato spesso accertato come le denuncie di resistenza possano essere utilizzate per coprire o giustificare a posteriori i pestaggi da parte degli agenti.
Uno degli episodi più significativi di cui si sta occupando l’inchiesta è avvenuto nella notte tra il 20 e il 21 di quest’anno, come riferito dalla Stampa. Nella cella 417 del padiglione chiamato Gesso quattro detenuti di origine straniera stavano protestando battendo le stoviglie sulle inferriate, per chiedere una visita medica per il detenuto della cella accanto, la 416. Secondo l’accusa, alcuni agenti di polizia penitenziaria si sono presentati nella cella 417 in abiti civili e uno di loro avrebbe sferrato un calcio in faccia a un detenuto accasciato a terra. Anche il detenuto portato in infermeria, sostiene l’accusa, sarebbe stato picchiato e insultato. Tutti i detenuti delle due celle erano stati messi in isolamento, tra cui un uomo quasi nudo, sanguinante per via delle botte.
Un altro episodio risale all’aprile del 2022. Secondo l’accusa, un detenuto fu fatto spogliare nell’ufficio del casellario giudiziale e un agente, mentre gli altri assistevano, l’avrebbe colpito alla nuca con un oggetto di metallo procurandogli una ferita di 8 centimetri e piuttosto profonda. L’uomo fu messo in isolamento e portato in ospedale soltanto qualche ora dopo, quando venne trovato sanguinante e privo di sensi da un altro agente. Il primo episodio di violenze citato negli atti dell’inchiesta è del 15 ottobre 2021 quando un uomo sarebbe stato picchiato in cella al rientro dall’ospedale dove era stato ricoverato per alcuni tagli che si era autoinferto.
L’avvocato Alessandro Ferrero, che assiste uno degli agenti accusati, ha detto alla Stampa che gli agenti negano tutte le accuse, di cui dicono di non sapere nulla non avendo ancora visto gli atti di indagine. «Siamo sicuri in ogni caso, essendo estranei ai fatti, di poter dimostrare la assoluta infondatezza degli addebiti», ha detto.
Negli ultimi anni sono state aperte diverse inchieste per episodi simili avvenuti in altre carceri piemontesi. A Torino 21 agenti del carcere Lorusso e Cotugno sono stati accusati di violenze, a Ivrea ci sono due inchieste con decine di agenti indagati, a Biella sono stati sospesi 23 agenti per maltrattamenti fisici e psicologici.
da il Post
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