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Treviso, aggressione fascista contro il collettivo Ztl

I ragazzi e le ragazze di ZTL Treviso, un collettivo attivo da alcuni anni in città contro la mancanza di spazi destinati ai giovani, sono stati vittima di un’aggressione a stampo fascista nella notte di giovedì.

Il collettivo era riunito all’interno della Casa dei Beni Comuni per un dibattito iniziato in serata; intorno alle 23, a dibattito appena concluso ma con la sala ancora affollata dalle persone che avevano partecipato, due moto si sono fermate di fronte all’edificio e da una dei due è sceso un ragazzo che ha lanciato un fumogeno e una molotov all’interno della sala per poi scappare via subito dopo.

Fortunatamente l’immediato intervento dei presenti ha impedito che la vigliacca azione causasse danni o feriti ma l’episodio va purtroppo a sommarsi ad una lunga serie di aggressioni, pestaggi e intimidazioni che da anni si susseguono a Treviso per mano dei vari gruppuscoli di estrema destra.

I ragazzi di Ztl hanno infatti da subito messo in chiaro che, anche senza aver visto gli aggressori in faccia, la matrice dell’attacco non è di difficile individuazione e le modalità con cui è stato portato avanti e i tanti precedenti di questi mesi non lasciano spazio a dubbi sul fatto che si tratti di persone riconducibili all’area fascista, peraltro spalleggiati e coperti per anni dall’amministrazione leghista di Gentilini.

Un clima ormai intollerabile contro il quale il collettivo Ztl ha ribadito la necessità di risposte forti che respingano la presenza e neghino qualsiasi tipo di spazio alle organizzazioni di estrema destra, a Treviso come altrove.