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Treviso: aggressione neofascista contro due studenti medi

Ad essere aggrediti uno studente e una studentessa del collettivo ZTL. Riportiamo di seguito il comunicato delCoordinamento Studenti Medi di Treviso:

Ennesimo episodio di violenza, nella notte tra il 14 e il 15 agosto, che vede coinvolti i soliti noti esponenti di Forza Nuova, questa volta in dieci ad accanirsi su di un giovane parte del collettivo ZTL . A prestargli soccorso, ancor prima dei gestori del locale in cui sono avvenuti i fatti, é una ragazza, studentessa liceale di soli diciotto anni del Coordinamento Studentesco, ma gli aggressori non si trattengono di fronte alla giovane età e sesso della nostra compagna e la coinvolgono nel brutale pestaggio. Se non bastava accanirsi contro un singolo individuo aggiungono pure l’aggressione ad una ragazza. Qui stiamo parlando di violenza su una donna!
La prevaricazione del maschio bianco sulla femmina, che in mezzo non si deve mettere, che deve stare in disparte ad osservare, magari ad urlare un po’ ma se osa compiere un gesto di solidarietà (legittimo) viene brutalmente attaccata per ricordarle quale deve essere la sua posizione. A fianco, di contorno.
Questa ragazza ha riportato una microfrattura alla scapola, lividi su tutto il corpo e un lieve trauma cranico.
Ora non possiamo più stare in silenzio, la città tutta non può sopportare l’impunità di coloro che predicano odio e mettono a rischio l’incolumità di chiunque la pensa diversamente da loro!

A fronte di quanto accaduto la prima analisi di stampa é quella di circoscrivere l’episodio a uno dei tanti che coinvolgono i giovani esponenti di fazioni politiche antagoniste, ma dopo simili e reiterati episodi di violenza, sopratutto a danni di cittadini non facenti parte di realtà politiche alcune, possiamo solo concludere come i soliti noti agiscano per puro ludibrio personale e per l’immunità loro garantita grazie alla complicità e alla negligenza delle Istituzioni. Pertanto il voler ricondurre l’episodio ad un’ipotetica “guerra tra bande”, si dimostra soltanto come l’ennesimo tentativo mal riuscito da parte delle istituzioni di nascondere la propria inettitudine alla gestione della sicurezza in città, preferendo una sporca guerra mediatica a soluzioni vere e funzionali.
Intanto i veri colpevoli agiscono e continuano il loro operato ai danni dei cittadini.
Si configura pertanto, dalla complicità tra le istituzioni e questi soliti noti, l’impossibilità di vivere la propria città e il suo centro storico.

A questi, quindi, che credono che minoranze etniche, immigrati e omosessuali siano le problematiche che affliggono, promuovendo di conseguenza una campagna mediatica di oppressione, sopraffazione, posizioni antidemocratiche e razzismo rispondiamo che la città vivrà realmente tranquilla quando loro saranno puniti giustamente per le loro violente azioni.
Solidarietà a tutti gli aggrediti dagli esponenti di organizzazioni neofasciste e neonaziste.

Coordinamento Studenti Medi di Treviso

da InfoAut

Comments ( 1 )

  • fabrizio ibba

    Sono daccordo con voi. Mi sta’ un stretta l’enfasi sull’agressione della ragazza.. le botte sono botte, qundo mai i Fasci hanno risparmiato bambini o donne? lei ha reagito e i vigliacchi maschi italici l’hanno menata. Scusate, ma se 30 fascisti donne assaltano un corteo di pacifiche persone, che facciamo non ci diffendiamo perchè la donna non si tocca neanche con un fiore? la ragazza è maggiorenne! ha fatto una scelta politica? io non ho mai saputo che il Che per Aleida e alle altre donne del movimento avesse particolari riguardi? e non ne aveva neanche per i Suoi ragazzi (quasi bambini) che usava come guardia del corpo. Vuoi combattere? vuoi il fucile? bene ecco il fucile; ma se ti addormenti sul posti di guardia sono cavoli tuoi, e non gli fregava niente se eri giovane, donna , uomo, vecchi o chè, ed è giusto. Non che la Compagna che ha preso le botte abbia fatto niente di male, anZI ha fatto bene a tentare di diffendere il suo amico. Dovvremmo lodare il coraggio di questa giovane donna, e non fare le tenere mammolette:_ si son permessi di pichchiarla .. e tutta quella retorica che manco i preti usano piu’. Oggi LE DONNE CURDE sostituiscono i mariti morti ammazzati e “fanno il culo anche all’ISIS” , e scusate se è poco? Questo è l’atteggiamento secodo me. Se sbaglio sono aperto al confronto.. ma così è!