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Treviso – Studente pestato dopo il corteo da 5 fascisti

Picchiato da un gruppo di studenti di destra. «Siccome hai fatto l’infame stamattina, adesso l’infamata la facciamo noi»: con queste parole cinque ventenni hanno aggredito Said Chaibi, studente trevigiano di origini marocchine, membro della Federazione di Sinistra, e un suo amico. Erano le sette di sera di martedì, giorno in cui si era tenuto il corteo degli studenti per le vie di Treviso come protesta contro la riforma universitaria. Durante il corteo un gruppo di appartenenti alla Destra Universitaria era stato allontanato dagli altri manifestanti di opposto “credo” politico. Said stava tornando a casa in bici in compagnia di un amico, quando è stato fermato in viale IV Novembre da un conoscente. Lì è scattata la trappola, poi l’agguato. «Un mio ex compagno di classe mi ha chiamato da un marciapiede – racconta il ragazzo – chiedendo di potermi parlare. Dopo essermi allontanato di qualche metro in sua compagnia, mi sono visto circondato da altre quattro persone, in parte con il volto coperto da sciarpe, che mi hanno colpito con calci e pugni, picchiando anche il mio amico». All’ospedale i medici hanno riscontrato a tutti e due ferite guaribili fra i tre e i cinque giorni. Le vittime sono riuscite poi a trovare rifugio dentro la videoteca Blockbuster, e da lì hanno chiamato la polizia. Gli aggressori sono scappati a bordo di una Fiat Punto urlando: «Salutaci Tomaselli», riferendosi a Fabio Tomaselli, un giovane vicino ai centri sociali che in mattinata aveva contribuito al loro allontanamento dal corteo. «Io e il mio amico – dice ancora Said – ci costituiremo parte civile nel processo penale e inoltre, come membro della Federazione di Sinistra, proporrò la creazione di un comitato contro questo genere di aggressioni di matrice politica, molto frequenti». Ora la Digos di Treviso sta indagando sull’aggressione. Secondo alcuni testimoni, il gruppetto di studenti di destra si era unito al corteo – composto da un centinaio di ragazzi – poco dopo le otto di mattina: ne era nata una colluttazione, e gli studenti vicini a Forza Nuova – anche se il gruppo politico smentisce l’appartenenza – erano stati allontanati.
fonte: Global Project