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Trieste: Cariche idranti e lacrimogeni contro i manifestanti. Proteste anche a Genova

Dopo una nota congiunta di CGIL, Cisl e Uil che chiedeva di lasciare libero lo scalo di Trieste per riprendere la continuità produttiva, da questa mattina è in corso lo sgombero dei manifestanti da parte delle forze dell’ordine con l’utilizzo di idranti, lacrimogeni e cariche.

Al Varco 4 del capoluogo giuliano la polizia ha sgomberato i manifestanti, circa duemila, facendo largo e copioso uso di idranti e lacrimogeni, fino a liberare l’accesso dalla folla, che ha replicato muovendosi in corteo per la città fino alla centrale piazza Unità d’Italia, dove prosegue (aggiornamento delle ore 14.30) un presidio.

Da Trieste Fabio del Coordinamento No Green Pass Ascolta o scarica 

Da Trieste Enrico, compagno oggi in piazza nel capoluogo giuliano, raggiunto verso le ore 14.00 Ascolta o scarica

A Genova invece il presidio aveva stamattina liberato alcuni dei varchi d’accesso al porto per far defluire il traffico dei mezzi pesanti ed evitare il totale blocco della circolazione in città. Il presidio principale rimane attivo a varco Etiopia, a Sampierdarena, dove il 15 ottobre un lungo blocco stradale aveva paralizzato la strada. A varco Albertazzi i tir che trasportano merci deperibili, i mezzi passeggeri e quelli di servizio come i camion della spazzatura, vengono fatti passare. Ai presidi non ci sono solo i lavoratori del porto di Genova ma anche diversi solidali. Gli altri varchi portuali e la viabilità interna al porto al momento sono liberi.

Dal capoluogo ligure Claudio lavoratore del porto attivo nella lotta Ascolta o scarica

A Livorno, Marghera, Napoli e negli altri scali del centrosud non si segnalano invece particolari manifestazioni. A Gioia Tauro 20 i portuali respinti all’ingresso: da domani dovrebbe arrivare un gazebo effettuerà tamponi gratuiti, per i prossimi 15 giorni.

Dai porti alle città, con alcune manifestazioni a macchia di leopardo. In 200 stamattina a Pisa, soprattutto studenti, hanno sfilato in città arrivando poi davanti al Palazzo de La Sapienza, visitata dal presidente della Repubblica, Mattarella. A Firenze invece alcune decine di studenti si sono riuniti sulle scale di piazza Santissima Annunziata a Firenze per seguire la prima lezione del ciclo ‘Lezioni universitarie libere e all’aperto’ organizzate dagli studenti contro il Green pass.

Infine Milano, dove oltre centinaio di persone ha protestato contro il green pass davanti ad AMSA, municipalizzata dei servizi ambientali, in via Olgettina. Sempre nel capoluogo lombardo, dopo il corteo di sabato con almeno 10mila persone, le veline di Questura annunciano 40 denunce per interruzione di servizio pubblico, violenza privata, istigazione a disobbedire alle leggi e per manifestazione non preavvisata. Sempre le stesse veline parlano di denunce “riferibili all’area anarchica di Milano e della Lombardia settentrionale, da Varese a Como”. Salgono così a 220 le persone denunciate a Milano nell’ultimo mese e mezzo di cortei green pass, oltre ai due arrestati – un 20enne e un 58enne – di sabato per resistenza a pubblico ufficiale.

aggiornamenti 19 ottobre

Porti e Green Pass obbligatorio. Prosegue la protesta a Trieste. Dopo gli scontri della serata tra un centinaio di persone e la polizia, vicino al Varco 4 del Porto, il grosso dei manifestanti si è diviso in due: una parte si è trasferita nel Porto vecchio per continuare il presidio, altri invece sono rimasti nella piazza centrale, quella dell’Unità d’Italia dove hanno passato la notte.

Qui dovrebbe arrivare sabato il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, per l’incontro con una delegazione di manifestanti. Nel frattempo, proseguirà il presidio e – almeno fino a mercoledì compreso – pure lo sciopero del Coordinamento dei lavoratori portuali.

Nel frattempo il Varco 4 del Porto di Trieste che permette accesso al Molo VII è presidiato da un imponente sistema poliziesco, che in mattinata ha allontanato una ventina di persone.

Sulle proteste no green pass a Trieste di questi ultimi giorni il punto di vista di Katarina Fischer, compagna triestina che lavora come guardia ai fuochi anche nel porto della città Ascolta o scarica

Abbiamo intervistato, nuovamente, Paolo Deganutti, del blog Rinascita Triestina, per un commento ulteriore, e da altra angolatura, di quanto sta accadendo Ascolta o scarica

Da Trieste a Genova. Pure qui quinto giorno di presidio di protesta contro l’obbligo di Green Pass al lavoro presso il varco Etiopia del porto di Genova. Un gruppo di manifestanti ha dormito in una area attigua al Varco e stamattina a ripreso a rallentare, a intermittenza, il flusso di tir in transito nello scalo.

A Ravenna diverse decine di persone si trovano in zona Porto Corsini. Già lunedì alcune centinaia di attivisti avevano manifestato al porto, con ripercussioni di traffico significative durante la giornata a pochi passi dallo scalo. Martedì mattina il gruppo si è invece ritrovato un chilometro più a nord: la zona antistante il porto è infatti bloccata dalla polizia. Manifestanti No Green Pass obbligatorio anche ad Aosta, prima sotto il Comune e poi in corteo. Un centinaio i presenti.

da Radio Onda d’Urto

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