Trucazzano (Milano): Fogli di via agli operai licenziati
- settembre 16, 2021
- in lotte sindacali, lotte sociali
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Stato di Polizia nei luoghi di lavoro. Non c’è retorica nel sostenere che quanto sta succedendo a Trucazzano rappresenta “un ulteriore salto di qualità della repressione statale” – finora i fogli di via, frutto della legislazione fascista del 1931, erano stati usati contro i militanti solidali con la lotta operaia. In questo caso, invece, vengono emessi dalla questura di Milano contro i lavoratori licenziati!, ai quali si vieta di protestare contro il proprio licenziamento.
E’ chiara la differenza?
Riproponiamo ora la domanda che ponemmo nell’aprile scorso davanti alle violenze padronali e di polizia al magazzino FedEx di San Giuliano Milanese (ben prima dell’uccisione di Adil Belakhdim): come mai tutto tace?
Negli scorsi mesi in tanti, anche a livello istituzionale e governativo, hanno espresso la loro condanna per l’omicidio di Adil Belakhdim a Biandrate (NO) durante lo sciopero nazionale della logistica e espresso solidarietà ai licenziati Fedex attaccati brutalmente fuori ai cancelli di San Giuliano Milanese e Tavazzano (MI).
Come prevedibile, appena sono calati riflettori mediatici su questi episodi, il clima repressivo e la criminalizzazione dei lavoratori in sciopero contro i licenziamenti e lo sfruttamento ad opera di padroni e polizia è non solo rimasta identica, ma sta in queste ore addirittura registrando un ulteriore salto di qualità.
Pochi giorni fa, grazie al clima favorevole determinato dallo sblocco dei licenziamenti varato dal governo Draghi, 49 lavoratori della Unes di Truccazzano (appalti Brivio Viganò) sono stati buttati per strada dalla sera alla mattina.
In risposta a questa infame manovra padronale, i lavoratori hanno immediatamente presidiato il magazzino di Trucazzano e quelli delle aree limitrofe, dovendo fin da subito fare i conti con una feroce repressione: prima le cariche della polizia accorsa in forze fuori ai cancelli; poi il tentativo del padrone di sfondare il picchetto e di investire i lavoratori con le stesse identiche modalità che hanno portato alla morte di Adil; infine la notifica in tempi record ai lavoratori di numerosi fogli di via dai comuni di Trucazzano e Vimodrone… vale a dire proprio da quei comuni in cui lavorano!
In sostanza, prefettura e Questura entrano a gamba tesa su una vertenza sindacale, arrivando a decretare l’espulsione dei lavoratori licenziati dal territorio in cui hanno prestato attività per anni, e giungendo al punto di argomentare tale decisione con valutazioni di merito sulla vertenza apertamente scopiazzate dalle tesi padronali.
E’ ormai sempre più evidente che lo stato opera sui luoghi di lavoro come un vero e proprio braccio armato del padrone, imponendo con la forza e con la violenza i licenziamenti e le più svariate forme di arbitrio.
Non è un caso se proprio nelle stesse ore anche ai licenziati Texprint di Prato le forze dell’ordine abbiano riservato lo stesso trattamento a suon di manganellate ed arresti.
Ma i padroni e loro maggiordomi istituzionali hanno fatto male i conti: i lavoratori Unes di Trucazzano non si sono lasciati intimidire e intendono proseguire a oltranza la lotta contro i licenziamenti fin quando l’azienda non provvederà al loro reintegro.
Questa lotta rappresenta un esempio per quelle migliaia di lavoratori che da luglio sono costrette a fare i conti con la perdita del posto di lavoro e del salario.
Proprio per contrastare quest’offensiva il SI Cobas ha proclamato, insieme a tutto il sindacalismo di base, uno sciopero generale per il prossimo 11 ottobre.
Coordinamento provinciale SI Cobas Milano
Il 14 settembre mattina si è svolta davanti ai cancelli della Unes una conferenza stampa
LAVORATORI UNES IN SCIOPERO A TRUCAZZANO:
LA SOLIDARIETÀ NELLA LOTTA DEI LAVORATORI DI BRESCIA, GENOVA, TORINO E PROVINCIA DI MILANO
Ancora picchetto operaio per ottenere l’annullamento delle 50 sospensioni cautelative e dei 13 fogli di via ai lavoratori Unes che hanno fatto sciopero per migliorare le loro condizioni, semplicemente chiedendo il rispetto del contratto nazionale nei loro magazzini da Trucazzano a Vimodrone e Pozzo Martesana (MI).
Qui una parte della conferenza stampa di stamattina sullo Stato di polizia sui luoghi di lavoro, per fermare l’escalation repressiva contro i licenziati Unes – con intervista ai coordinatori Ndaye e Zadra:
https://www.facebook.com/sicobasmilano/videos/1320521561713275
Come lavoratori ci organizziamo per rispondere uniti a sfruttamento e licenziamenti, colpo su colpo: preparando per lo sciopero generale dell’11 ottobre su tutti i territori una giornata di lotta vera per difenderci dall’attacco di padroni e governo Draghi.
CHI TOCCA UNO TOCCA
TUTTI UNITI SI VINCE
da pungolorosso
Dai briganti agli attivisti politici: genealogia storico-giuridica del foglio di via