Menu

Turchia: A pochi giorni dal voto, continua la feroce repressione di Erdogan

Si avvicina domenica 16 aprile e con domenica il referendum costituzionale in Turchia. Sul piatto la trasformazione della repubblica in stato presidenziale. Questa trasformazione è il grande sogno di Erdogan e se il “si” vincerà vedremo consegnare nelle mani del presidente della repubblica molto più potere. Prosegue in queste ore la crociata contro il Pkk. L’aviazione turca ha compiuto giovedì 13 aprile, in serata, nuovi raid contro obiettivi del Pkk in nord Iraq. Lo fanno sapere le stesse forze armate di Ankara, che sostengono di aver colpito 7 obiettivi tra rifugi e depositi di armi nella regione di Zap.

La repressione non colpisce solo la minoranza curda ma qualsiasi forma di opposizione oltre che il mondo della cultura e dell’informazione. La procura di Istanbul ha infatti chiesto l’ergastolo per 16 persone, tra giornalisti e docenti universitari, accusate di aver sostenuto il fallito colpo di stato di luglio. Tra gli imputati ci sono diversi reporter veterani ed editorialisti ma anche un docente universitario. La richiesta di condanna riguarda anche 10 latitanti, tra cui l’ex direttore di Zaman, il giornale più diffuso nel Paese, chiuso dopo il putsch. Intanto si allungano i tempi per l’espulsione del blogger e regista italiano, Gabriele Dal Grande, fermato lunedì dalle autorità nei pressi del confine siriano.

Facciamo il punto della situazione con Serena Tarabini, giornalista free lance che vive in Turchia Ascolta o scarica

E proprio contro la repressione in atto in Turchia e contro gli arresti politici, da lunedì 10 aprile, la comunità curda italia sta portando avanti uno sciopero della fame a staffetta, che sta coinvolgendo tutta Europa.

Venerdì 14 aprile è iniziato a Torino, sentiamo la testimonianza di Mevlude compagna curda che vive a Torino, Ascolta o scarica e le valutazioni di Rojin che vive a Roma e che con la comunità curda romana ha interrotto oggi lo sciopero della fame.Ascolta o scarica

da Radio Onda d’Urto