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Turchia: sindaci curdi eletti vengono destituiti dal governo turco

Lunedì 4 novembte il governo turco ha destituito tre sindaci di città curde e li ha sostituiti con fiduciari nominati dal governo.

I sindaci curdi delle città di Mêrdîn e Êlih, nonché di Halfeti, nella provincia di Riha, sono stati rimossi dalle loro posizioni e sostituiti con fiduciari nominati dal governo, tutti e tre i sindaci appartengono al partito Uguaglianza e Democrazia dei Popoli (DEM). Si tratta del politico curdo Ahmet Turk di Mardin, di Gulistan Sonuk di Batman e di Mehmet Karayilan del distretto di Khalfeti di Riha. Sono in corso proteste e scontri nelle municipalità occupate dai fiduciari.

Dichiarazione del Comitato esecutivo centrale del partito DEM

Questa mattina, dopo la nomina dei fiduciari di Hakkari ed Esenyurt, il governo dell’AKP-MHP ha usurpato il Comune metropolitano di Mardin, il Comune di Batman e il Comune di Urfa Halfeti.

Non si può trascurare l’importanza di questo colpo di Stato che avviene nell’anniversario del colpo di Stato parlamentare del 4 novembre 2016, volto a minare la volontà del popolo curdo. Si tratta di una continuazione degli stessi tentativi falliti di smantellare gli sforzi curdi nella politica democratica che persistono dal 1994 – una strategia ripetitiva e fallimentare che dura da 30 anni. Dobbiamo ribadire che si tratta di un vero e proprio attacco alla volontà popolare. I precedenti interventi di amministrazioni fiduciarie imposte sono stati fermamente respinti dalla popolazione, portando alla loro clamorosa sconfitta nelle elezioni successive, dove gli elettori hanno dimostrato in modo decisivo il loro sostegno al nostro partito. L’insistenza nel ricorrere ad amministrazioni fiduciarie imposte, che falliscono costantemente alle urne, sottolinea l’esaurimento politico e la disperazione del regime dell’AKP-MHP. Il regime ha trasformato in un regime de facto l’usurpazione attraverso la magistratura e le forze dell’ordine di ciò che non è riuscito a conquistare attraverso le elezioni.

Quest’ultimo assalto costituisce anche una grave violazione del diritto del popolo curdo di votare ed essere eletto. Assediare le municipalità e minare i governi locali, trasformandoli in stazioni di polizia, è una chiara dichiarazione che la legittimità democratica dell’attuale regime politico è giunta al termine.

È profondamente ironico che coloro che affermano di opporsi all’autoritarismo e ai colpi di Stato siano diventati essi stessi agenti di autoritarismo puro e incontrollato. La storia dimostra che nessun potere ha mai prosperato sull’oppressione e la tirannia in questa terra, e questo non sarà diverso. Il popolo turco non si sottometterà mai a questo dispotismo. Nelle ultime elezioni locali, il governo ha subito perdite significative a causa di queste tattiche, e più insisterà su questa strada, maggiori saranno le sue perdite.

Il golpe dei fiduciari è una crisi della democrazia e della libertà per tutti gli 85 milioni di cittadini e, se non fermato, andrà oltre le regioni curde e colpirà i comuni di tutta la Turchia. Indipendentemente dal partito o dall’ideologia, questo attacco rappresenta una minaccia diretta al diritto di tutti i cittadini turchi di votare, essere eletti ed esercitare la propria volontà politica.

Chiediamo quindi a tutti i segmenti democratici della società di alzare la voce e di opporsi con la massima urgenza a questa illegittima mentalità golpista.

La difesa della volontà popolare e la salvaguardia delle amministrazioni locali sono fondamentali per la missione del nostro partito. Questi metodi e attacchi non solo minano qualsiasi ricerca di dialogo e riconciliazione, ma sollevano anche seri dubbi sulla sincerità di chi è al potere. Mentre speravamo in una mano tesa per la pace e la risoluzione, è stata invece tesa una mano per impadronirsi della volontà popolare. Mentre cercavamo il dialogo e il negoziato, vediamo che si stanno preparando trappole per minare le speranze di risoluzione del popolo. Non ci arrenderemo, né faremo un passo indietro nella nostra lotta. Se il governo crede di avere successo con queste tattiche fallimentari, si sbaglia di grosso. Il nostro popolo continuerà a difendere la propria volontà in ogni circostanza.

Comitato esecutivo centrale del partito DEM

 

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