Ultrà del Cagliari muore in carcere. La tesi della broncopolmonite non convince i suoi compagni.
In sessanta, tutti “Sconvolts”, hanno manifestato ieri sera nei pressi del carcere di Buoncammino dove, quindici giorni fa, è morto, per una polmonite, il capo ultras, Giancarlo Monni. Agenti della Digos e della Squadra Mobile stanno svolgendo accertamenti per identificare un folto gruppo di ultrà che hanno inscenato un sit-in davanti al carcere Buoncammino per ricordare uno deiloro leader (Giancarlo Monni, di 35 anni) morto in ospedale, dove era stato trasferito dal penitenziario. I suoi amici sono convinti che il suo decesso non sia stato causato da una broncopolmonite, comeha stabilito l’autopsia e hanno protestato ieri davanti al carcere, lanciando nel cortile interno alcune pietre e imbrattando di vernice le auto di alcuni agenti di custodia, parcheggiate all’esterno. Sul muro sono state anche scritte frasi contro la polizia penitenziaria. Sul posto sono accorse diverse Volanti e gli agenti della Polizia di Stato hanno tenuto la situazione sotto controllo fino al termine della manifestazione. Gli investigatori confidano di riuscire a identificare i partecipanti e soprattutto quelli che hanno lanciato i sassi e imbrattato auto e muro, attraverso le immagini registrate delle telecamere poste all’ingresso e sul muro di recinzione del carcere.
fonte: il messaggero
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