L’ennesimo caso di violenza indiscriminata da parte della polizia statunitense contro gli afroamericani è accaduto ieri a Falcon Heights, in Minnesota, e questa volta le drammatiche sequenze della morte di un cittadino di colore sono state trasmesse in diretta Facebook dal cellulare della compagna della vittima che era a bordo dell’automobile insieme alla figlia al momento del fermo.
Philando Castile, era stato fermato da una volante per un controllo – aveva un fanalino rotto – ed aveva dichiarato immediatamente di detenere con regolare porto d’armi una pistola.
E’ stato crivellato dai proiettili esplosi da un poliziotto mentre cercava la patente da esibire agli agenti. Le drammatiche immagini delle camicia sporca di sangue di Castile, la voce dell’agente, visibilmente alterato, che dice: “Gli ho detto di non muoversi, gli ho detto di non muovere le mani” sono state immortalate dallo smartphone e hanno fatto il giro del mondo. Il giovane è morto poco dopo all’ospedale. Castile non aveva nessun precedente penale e da quindici anni lavorava come responsabile della mensa di una scuola Montessori.
Secondo la stampa locale l’agente che ha sparato è stato identificato e momentaneamente messo in congedo in attesa dei “necessari riscontri”.
Questo caso segue di poche ore quello dell’omicidio di Alton Sterling, afroamericano ucciso mentre viene trattenuto a terra da due poliziotti a Baton Rouge in Louisiana. Anche in questo caso un video ha documentato gli abusi delle forze dell’ordine. Due poliziotti hanno sparato numerosi colpi alla schiena e al torace dell’uomo nonostante Sterling fosse immobilizzato a terra dagli agenti e ormai inerme dopo una breve colluttazione.
La sua morte ha provocato nuove proteste sulla violenze della polizia statunitense nei confronti delle minoranze. Centinaia di persone si sono riunite per la seconda volta in poche ore fuori del negozio dove Sterling è stato freddato gridando “Justice”.