Menu

Ventimiglia: accolse dieci migranti nella sua scuola di danza. Condannato a cinque anni e 150mila euro di multa

Un gesto, per i più interpretabile come di estrema solidarietà,  è costato caro a Rodolphe Hell.

Aveva accolto dieci migranti nella propria scuola di ballo, offrendo loro un posto caldo dove alloggiare togliendoli così dalla stazione ferroviaria, dove alloggiavano non sapendo dove altro andare. Questo gesto, per i più interpretabile come di estrema solidarietà, e per certi versi non molto diverso da quanto fatto da don Rito Alvarez nella sua chiesa delle Gianchette, è però costato caro a Rodolphe Hell, ballerino francese di origini camerunensi, titolare di due scuole di danza, una in Francia, a Beausoleil (dove ha subito un procedimento per una vicenda analoga), e una a Ventimiglia, condannato questa mattina a Imperia dal collegio composto dai giudici Aschero, Ceccardi e Trevia a cinque anni di reclusione e 150mila euro di multa.

Proprio nella scuola di Ventimiglia la vicenda ha avuto inizio nel settembre del 2014, quando era esploda l’emergenza migranti che la città si era trovata a fronteggiare in assenza di quello che sarebbe diventato il campo per l’accoglienza, gestito dalla Croce Rossa sul campo Roja. Ai tempi vi era infatti solo un piccolo centro in grado di ospitare al massimo trentacinque persone. Così i numerosi migranti in arrivo erano stati sistemati in stazione.

Hell, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti e dal Pubblico Ministero Antonella Politi, che aveva chiesto addirittura una condanna a sei anni, aveva dato rifugio a dieci stranieri, tra cui alcuni minori, facendoli dormire nella sua scuola di danza.

La Polizia però, nell’effettuare un controllo aveva notato la presenza dei dieci migranti, irregolari sul territorio italiano, anche se, come raccontato questa mattina in aula da uno degli agenti intervenuti, non era stato possibile stabilire se almeno qualcuno di loro fosse richiedente asilo in quanto, al momento dei controlli, tutti si erano rifiutati di essere foto segnalati.

I minori del gruppo erano così stati affidati ai servizi sociali del Comune, mentre i maggiorenni erano stati rilasciati. Da notare che nessuna somma di denaro era stata trovata addosso al ballerino e neppure ai migranti, e che la targa dell’auto di Hell non è mai stata registrata alla frontiera, quindi è escluso che abbia provato a fargli passare il confine.

Nonostante ciò, per l’uomo è arrivata la denuncia per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Questa mattina si è aperto il processo che è arrivato a sentenza nel giro di poche ore, una sentenza di condanna che lascia perplesse gli avvocati del francese, Chiara Di Leo e Silvia Malivindi.

I giudici si sono dati ottanta giorni per le motivazioni della sentenza, al termine dei quali i due avvocati decideranno se ricorrere in appello.

Francesco Li Noce

da SanRemoNews